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Italia: soddisfazione per sentenza sul Lodo Schifani
Giustizia e criminalità
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Il cosiddetto Lodo Schifani è illegittimo. Lo ha dichiarato nei giorni scorsi la Corte Costituzionale secondo la quale l'art.1 della legge n.140 del 20 giugno 2003 che sospende i processi penali nei confronti delle cinque più alte cariche dello Stato viola gli articoli 3 (principio di uguaglianza) e 24 (diritto di difesa) della Costituzione.
"Questa sentenza ha un valore particolare in un momento in cui i principi costituzionali venivano, vengono messi in discussione con provvedimenti legislativi di evidente iniquità" - ha dichiarato Tom Benetollo, presidente nazionale dell'Arci. Insieme ad altre associazioni l'Arci aveva aderito ad una raccolta di firme per un referendum abrogativo del Lodo, iniziativa che - nota il presidente - "non è stata affatto inutile, ma ha dimostrato l'attaccamento di tanti cittadini ai valori costituzionali; ha radicato, sul terreno della cittadinanza attiva, un dibattito che ha rischiato di essere deformato; si è svolto in un clima di grande rispetto per la Corte Costituzionale, rafforzando così il rapporto tra cittadini e istituzioni".
Nella stessa seduta la Corte Costituzionale ha infatti dichiarato ammissibile il referendum sullo stesso Lodo che però con tutta probabilità non verrà indetto in seguito alla dichiarazione di illegittimità della stessa legge che i promotori del referendum intendevano abrogare.
La decisione della Corte Costituzionale era arrivata al termine di una camera di consiglio durata circa due ore e dopo una serie di riunioni nei giorni precedenti che si erano concluse con un nulla di fatto. L'effetto immediato della decisione della Corte sarà quello di una ripresa del processo stralcio Sme a carico del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il procedimento comunque ricomincerà da capo davanti a un altro collegio del Tribunale di Milano rispetto a quello che ha giudicato Cesare Previti. [DS]
Altre fonti: I girotondi, Amisnet.