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Italia: sfruttamento e tratta di bambini rumeni e rom
Giustizia e criminalità
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Save the Children esprime apprezzamento per l'operazione della squadra mobile di Roma, con il coordinamento della Direzione distrettuale anti-mafia, che ha portato alla luce, anche nella capitale, un grave fenomeno di tratta e sfruttamento ai danni di minori rumeni e rom. I ragazzi venivano usati per far opera di accattonaggio e di borseggio, soprattutto a danno dei turisti. Frequentavano infatti i luoghi più significativi della Roma antica. La sera chiamavano due utenze telefoniche per sapere se potevano rientrare a casa, ma se avevano raccolto meno di 200 euro erano costretti a restare per strada per non subire violenze. Gli sfruttatori puntavano molto sul fatto che trattandosi di minori di 14 anni non potevano essere puniti penalmente.
"Il quadro di abusi, violenze fino alla riduzione in schiavitù che emerge dall'operazione delle forze di sicurezza di Roma, conferma un quadro a noi noto" - commenta Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. "Esiste una fascia di minori stranieri, bambini e adolescenti, per lo più rumeni e rom, che è particolarmente esposta al rischio di subire violenze, cadere vittima di reti di trafficanti, a scopo di sfruttamento sessuale, di mendicità, di piccola delinquenza". Minori che vivono situazioni di grave emarginazione, degrado e difficoltà già nei paesi di provenienza e che, spesso da lì, vengono venduti, talvolta dalle stesse famiglie, a reti di trafficanti. In altri casi questi minori vittime di tratta vivono e provengono dai campi nomadi della capitale.
"Non esistono stime ufficiali", prosegue il Direttore di Save the Children Italia, "tuttavia in base all'esperienza diretta possiamo ipotizzare che una buona parte dei rom rumeni presenti a Roma sono vittime di sfruttamento fino alla riduzione in schiavitù e che dunque è sotto minaccia che molti di questi ragazzini sono costretti a commettere furti, rapine, a prostituirsi, a mendicare". Tenuto conto di ciò "è fondamentale" - dice ancora Valerio Neri - "che tutti gli attori impegnati nel contrasto della tratta e allo sfruttamento minorile, dalle forze dell'ordine alle autorità giudiziarie, sviluppino e si dotino di competenze specifiche per l'identificazione dei minori migranti vittime di tratta e sfruttamento". Molto spesso accade infatti che ci si limiti e a reprime e sanzionare il reato commesso da questi minori senza cercare di verificare se il reato sia il frutto di una libera scelta o il prodotto di una grave costrizione. Nel 2005 sono stati 493 i minorenni rumeni e rom entrati nei Cpa (Centri di pronta accoglienza penali), pari al 43% del totale degli ingressi in queste strutture della capitale.
Save the Children, nell'ambito del programma europeo AGIS, sta elaborando un protocollo di identificazione dei minori vittime di tratta. Delle linee-guida destinate agli operatori sociali, al personale giudiziario e alle forze dell'ordine, che offrono indicazioni su come individuare e distinguere quei minori oggetto di sfruttamento e tratta. Save the Children è inoltre attiva nella capitale con il progetto "Orizzonti a colori" per la prevenzione della devianza e dello sfruttamento dei minori stranieri soli e per il supporto a quei minori coinvolti in procedimenti penali, a seguito di reati. [GB]