Italia: nasce Libera Informazione, osservatorio contro le mafie

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Libera, l'associazione fondata da don Luigi Ciotti per la lotta contro la criminalità organizzata ha presentato nei giorni scorsi l'Osservatorio nazionale sull'informazione per la legalità e contro le mafie della Fondazione Libera Informazione: "un network per costruire un punto di collegamento e di scambio per dare visibilità alle realtà individuali e di gruppo impegnate sul terreno dell'informazione per la legalità" - affermano i promotori.

"Non dovrebbe esserci bisogno di mettere accanto alla parola "informazione" l'aggettivo "libera". Perché l'informazione o è libera o, semplicemente, non è informazione: è propaganda, marketing, falsificazione" - afferma don Ciotti nell'editoriale di presentazione dell'iniziativa. "Eppure, mai come in questi anni, è necessario specificare, puntualizzare. Denunciare, se occorre. La parola è troppo spesso imbrigliata, le penne spuntate, le cronache monche o pilotate. In un mondo divenuto globale, governato dalla preminenza del mercato e della finanza, dove anche la persona viene spogliata della sua centralità e trasformata in merce, anche l'informazione troppo spesso è piegata a interessi e logiche diverse da quelle della verità".

L'idea nacque agli Stati Generali contro le mafie del novembre scorso, quando un gruppo di lavoro approfondì le tematiche dell'informazione. "Si mescolarono allora le esperienze di giornalisti e inviati di televisione, radio e giornali, con le difficili realtà di tanti giovani volontari che ogni giorno nelle regioni più a rischio, dove le mafie sono forza e potere concreto con cui fare i conti, tengono vivo uno spazio di informazione per la legalità denunciando piccoli e grandi abusi e interessi criminali, le loro diffuse connivenze politiche, imprenditoriali e di sub-cultura diffusa, pubbliche e private, la corruzione, i conformismi, i silenzi di un ambiente ostile" - spiega Roberto Morrione.

"L'esigenza di costruire un soggetto culturale e professionale, attraverso Libera Informazione, nasce prima di tutto per rompere l'isolamento esistenziale di questi giovani, per aiutare i loro sforzi tenaci e coraggiosi, per dare alla loro denuncia una sponda e una visibilità, che sia insieme anche occasione di formazione, scambio di esperienze, raccordo e proposta operativa per le istituzioni e per il mondo della scuola e dell'università, come per le realtà civili impegnate sul fronte dei diritti" - conclude Morrione.

La Fondazione cercherà dunque di dare visibilità a tutte le realtà editoriali, soprattutto quelle realizzate e dedicate ai giovani, che a livello territoriale denunciano, analizzano e combattono ogni forma di criminalità organizzata. Come nella tradizione di Libera, le realtà territoriali, attraverso la Fondazione, potranno fare rete per illuminare zone d'ombra che meritano di ricevere, con un'informazione completa e corretta, l'attenzione nazionale. Un'azione di stimolo nei confronti del sistema mediatico che la Fondazione promuoverà non solo facendo confluire le segnalazioni territoriali e monitorando i media nazionali, ma anche producendo contenuti originali e approfondimenti del quadro economico, sociale e culturale in cui l'illegalità criminale si muove.

Oltre a promuovere ricerche e studi, l'Osservatorio lavorerà quotidianamente attraverso la sua redazione web per realizzare una newsletter periodica, e pubblicare in rete articoli, testimonianze, interviste, blog, rassegne stampe, iniziative e segnalazioni di lavoro. Il sito si collegherà stabilmente con la rete editoriale e audiovisiva attiva nei territori, a partire da esperienze come quella bolognese di Libera Radio. Dal 1 ottobre iniziano inoltre le trasmissioni di Libera Radio, la prima web radio d'informazione sulla legalità e sulle mafie. Uno strumento multimediale per dare voce a tutti coloro che, in luoghi e modi diversi, sono protagonisti di un impegno costante contro ogni tipo di mafia. Dalla raccolta dei materiali stampati, audio e video nascerà un archivio aperto che potrà essere utilizzato anche per le attività di formazione che rientrano nelle finalità della Fondazione.

Accanto al lavoro su e nel sistema mediatico nazionale, l'Osservatorio organizzerà infatti iniziative di formazione e qualificazione professionale rivolte agli studenti delle scuole e dei master di giornalismo ma anche ai professionisti del settore in collaborazione con le università e le organizzazioni della stampa. Nella consapevolezza che tra i presupposti di una corretta informazione ci sia anche il diritto-dovere dei cittadini a essere informati l'attività formativa dell'Osservatorio verrà estesa anche a giovani, studenti, docenti, associazioni, circoli culturali, amministrazioni pubbliche interessate.

Per tutte queste iniziative, la Fondazione si collegherà stabilmente con Regioni, Province e Comuni interessati, con la Commissione parlamentare antimafia, con la procura nazionale antimafia, con singole procure, con settori dedicati del mondo sindacale, cooperativistico e associativo, con la scuola e l'università. Per sviluppare a livello istituzionale e di società civile una nuova attenzione e capacità di approfondimento che riporti la lotta alle mafie tra le priorità dell'agenda nazionale. [GB]

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