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Italia: mobilitazione per conclusione dell'inchiesta sul caso Alpi
Giustizia e criminalità
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Dopo le ignobili dichiarazioni dell'avvocato Carlo Taormina secondo cui quella in cui i due giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin trucidati in Somalia, sarebbe stata "una settimana di vacanza conclusasi tragicamente" i genitori della giornalista uccisa a Mogadiscio quereleranno il presidente della commissione d'inchiesta Carlo Taormina. La decisione di Luciana e Giorgio Alpi intende rispondere alle affermazioni "denigratorie e offensive della memoria di nostra figlia": i genitori della giornalista Rai criticano delle parole di Taormina, riportate da alcuni giornali, secondo il quale "Ilaria e Miran Hrovatin passarono in Somalia una settimana di vacanza".
E il mensile Nigrizia, che fin dall'inizio ha seguito il caso, chiede una forte mobilitazione per impedire che sulla vicenda di Miran e Ilaria cada il silenzio. Per questo il mensile invita a scrivere ai propri giornali di riferimento, nazionali, regionali e locali per perchè la vicenda dell'assassinio di Ilaria e Miran non si chiuda con sciagurate parole del Presidente della Commissione e invitano tutti a partecipare il 28 febbraio (dalle 10 alle 16) - giorno dei lavori della Commissione che precede la presentazione della relazione conclusiva - ad un "presidio di memoria e di vigilanza" sotto il palazzo romano di San Macuto - Roma, Via del Seminario 76 dove sono gli uffici della Commissione Parlamentare Alpi.
Nei mesi scorsi, in un'intervista a Nigrizia, il presidente della Commissione Carlo Taormina aveva sostenuto che non ci sono prove sui mandanti italiani, né sul perché siano stati assassinati Ilaria e Miran e che "l'unica cosa certa è che si è trattato di un tentativo di rapimento finito male". Secondo Taormina "ci sono molti documenti del Sismi (il servizio segreto militare italiano, ndr) dai quali risulta che dal 1993 l'integralismo (islamico - ndr) è in forte crescita in Somalia" e che "attribuiscono la responsabilità, nell'immediatezza del duplice omicidio, al fondamentalismo islamico". "L'integralismo islamico era in un momento di forte formazione e aveva bisogno, non solo di soldi, ma anche di trovare forme di aggregazione" - continuava Taormina. "Non è escluso, quindi, che ci possa essere stata la convergenza di più interessi su quel rapimento-delitto: dalla malacooperazione ai traffici di armi e rifiuti. Le squadre delle corti erano composte di delinquenti comuni a disposizione anche di altri "nobili" scopi".
Rimane il fatto che la maggior parte delle audizioni è tuttora secretata. La presa di posizione di Taormina era comunque prevedibile con l'avvicinarsi delle elezioni perché i contrasti su questa vicenda con l'opposizione sono sempre stati forti. Da una parte chi sostiene, come Taormina la duplice ipotesi dell'integralismo islamico o dell'assassinio da parte di comuni delinquenti. Dall'altra chi, invece, ritiene che Ilaria e il suo collega siano stati uccisi per quanto avevano scoperto su traffici illeciti legati al traffico di armi e di rifiuti tossici. [GB]