Come si vive in Italia?

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Il III° rapporto sulla QUAlità Regionale dello Sviluppo (QUARS) della Campagna Sbilanciamoci! è stato presentato oggi a Palazzo Valentini.
Il QUARS è l'indice originale elaborato nel 2003 da Sbilanciamoci! - sintetizza e misura quattro dimensioni fondamentali: sviluppo umano, stato dell'ambiente, qualità sociale, spesa pubblica - che permette di misurare la qualità dello sviluppo nelle regioni italiane e di stilare una classifica.

Grazie al QUARS scopriamo cose che gli indicatori economici classici non ci dicono, come ha sottolineato Martino Mazzonis, curatore del rapporto:
- Ai primi tre posti della classifica QUARS troviamo Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta, tutte regioni a statuto speciale, sulle quali il taglio ai trasferimenti agli enti locali deciso con le ultime leggi finanziarie ha avuto un impatto minore.
- Le regioni che presentano un più alto indice di sviluppo umano (scolarizzazione, aspettative di vita e reddito pro capite) sono l'Emilia Romagna (0,894), la Liguria (0,8381) e la Toscana (0,8374).
- La rappresentanza politica delle donne, che in Italia è pari al 10,3% rispetto al 45,3% della Svezia e al 38% della Danimarca, è maggiormente garantita in Umbria (19%), nelle Marche (15%) e in Emilia Romagna (14%).
- Mentre l'Europa ha un auto ogni due persone, l'Italia ha un'auto ogni 1,67 persone. A livello regionale la Valle d'Aosta ha il parco auto per abitante più alto (1,02 abitanti per auto), seguita dal Lazio (1,44).
- La raccolta differenziata è più alta in Lombardia (33,02% sul totale dei rifiuti prodotti), Toscana (30,47%) e Veneto (29,34%). Le regioni del Sud si situano tutte sotto il 15%.
- Trentino, Valle d'Aosta, Sicilia e Sardegna sono le regioni che presentano un più alto indice di precarietà del lavoro (sintesi dei dati su contratti a tempo determinato, collaborazioni coordinate e continuative e disoccupazione).
Come si vive in Italia? dimostra analizzando i dati su sanità, istruzione, ambiente, mercato del lavoro, meccanismi di protezione sociale - come ricchezza e qualità della vita, sviluppo economico e benessere dei cittadini non vanno necessariamente di pari passo.

Il rapporto - ha dichiarato Giulio Marcon, portavoce di Sbilanciamoci! - sottolinea una volta di più, come sia assolutamente necessario continuare a elaborare e affinare indicatori di sviluppo alternativi a quelli prettamente economici o monetari, per misurare e monitorare la reale situazione del paese e le condizioni di vita dei cittadini. Indicatori alternativi che non sono un mero "esercizio di stile" per i ricercatori, ma strumenti reali a disposizione delle amministrazioni locali per guidarle nelle loro scelte. Nuovi indicatori che sono sinonimo di nuovi valori, da perseguire con politiche adeguate al fine di assicurare una migliore qualità di vita per tutti.

Il rapporto completo di cifre e dati si può scaricare in formato .pdf

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