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Balcani: minori e donne vittime dei traffici illeciti
Giustizia e criminalità
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Nei giorni scorsi è esploso sui media italianio il caso del traffico di minori dalla Bulgaria. Comprati e venduti fra Bulgaria e Italia per cifre fra i 5.000 e i 17.000 euro, il traffico è stato scoperto dalla Squadra Mobile della Questura di Pordenone che, in Lombardia e Friuli-Venezia Giulia, ha arrestato sei persone ed è riuscita a rintracciare due neonati, ora affidati a comunità di accoglienza. Gli investigatori hanno precisato che le persone arrestate non sono di etnia Rom (i colloqui avvenivano in ''sinto bulgaro'') e che accertamenti sono in corso per verificare altre ipotesi investigative, sia in Italia che all'estero
Ogni anno migliaia di donne romene sono le vittime del traffico internazionale di persone - ricorda Mihaela Iordache per Osservatorio sui Balcani. Secondo varie statistiche anche decine di migliaia, la maggior parte prese con l'inganno di un posto di lavoro finiscono nelle reti delle organizzazioni criminali che le costringono a prostituirsi nell'Europa Occidentale. "Lasciano la Romania per sfuggire alla povertà e alla miseria, ma diventano 'merce di scambio' nelle mani dei trafficanti, che le comprano e le rivendono per decine di volte. In Romania il prezzo di una donna varia tra i 300 e i 400 dollari, ma nel paese di destinazione può arrivare a 5-10.000 dollari - riporta l'articolista.
Secondo la IOM (Organizzazione Internazionale della Migrazione) le destinazioni principali nel 2003-2004, in base alle statistiche dei rimpatri, sono state la Macedonia (29%), la Bosnia Erzegovina (23%), l'Albania (11%), il Kossovo (11%), l'Italia (9%), la Serbia e Montenegro (6%), l'11% in altri paesi. Ma le statistiche parlano di una stragrande maggioranza di donne romene che finiscono a prostituirsi all'estero perché vittime del traffico internazionale, ingannate con il miraggio di un posto di lavoro come cameriera, badante, colf o baby sitter. Non sono poche nemmeno quelle che intuiscono il tipo di lavoro che le aspetta. Il sito romeno www.anchete.ro, specializzato in inchieste, riporta storie di ragazze che si sono prostituite, finite nelle reti criminali che guadagnano milioni di dollari dalla tratta di persone.
Sotto la definizione di "traffico di persone" possono essere comprese diverse pratiche di commercio e sfruttamento di persone, in particolare donne e bambini, che spesso vengono vendute, trafficate e contrabbandate da un paese all'altro.
L'Osservatorio sui Balcani ha preparato un Dossier sul traffico di persone (trafficking). La questione del mercato di esseri umani dai/nei Balcani, conseguenza di politiche migratorie restrittive e della catastrofe economica in cui versano i Paesi della regione, sta lentamente arrivando al centro della attenzione dei media internazionali insieme alla consapevolezza che si stanno diffondendo in Europa nuove forme di schiavismo. Questo schiavismo della modernità, legato alla necessità di migrare e alle condizioni di illegalità in cui le migrazioni avvengono, è stato finora letto e rappresentato dai principali media e osservatori del fenomeno attraverso la lente delle storie individuali delle vittime e/o della riprovazione verso i loschi individui che questo traffico alimentano. Ma il contesto entro cui si realizza il trafficking è complesso e non può essere spiegato con la semplice azione di uno o più gruppi mafiosi o con la disperazione di una o più povere ragazze di campagna - sottolinea l'Osservatorio roveretano.
L'ampio dossier prende in esame l'industria del sesso in Kosovo dove l'arrivo di 45 mila soldati internazionali in missione di pace è stato un fattore chiave nell'improvvisa crescita del fenomeno; la tratta delle prostitute albanesi in Italia le cui rotte, a causa delle crescenti difficoltà nell'ingresso dei clandestini in Italia, seguono oggi nuovi tragitti; le vie slovene del traffico di esseri umani dove le istituzioni governative e le organizzazioni non governative hanno capito molto tardi che attività legate al traffico di esseri umani si svolgevano sul territorio nazionale; la Croazia, dove sono state riscontrate solo sei vittime di traffico di esseri umani nel 2003, ma che non fa della Croazia un paese estraneo al fenomeno del trafficking; il Montenegro che, sotto la pressione della comunità internazionale, solo nel 2000 ha ammesso di essere uno dei paesi balcanici in cui transita il traffico di esseri umani. [GB]