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Africa: nasce il Tribunale dell'UA
Giustizia e criminalità
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L' Unione Africana ha presentato domenica 25 gennaio 2004 il nuovo tribunale per i diritti umani, ispirato al modello di quello di Strasburgo. Dopo 25 anni dall'istituzione di una Corte delle Americhe, e dopo 15 dalla nascita di quella europea, anche l'Africa avrà a disposizione - a partire da giugno, quando saranno eletti i giudici - un braccio della legge che potrà intervenire sulle violazioni e gli abusi dei diritti umani.
L'alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite Bertrand Ramcharan ha salutato la creazione della Corte africana come "un importante passo verso lo stato di diritto nel mondo". Amnesty International ha auspicato un potere reale del nuovo organismo ha ricordato che "la credibilità del tribunale si gioca tutto sull'accessibilità dei singoli individui".
Entro la fine dell'anno l'Unione Africana dovrebbe dotarsi anche di un parlamento panafricano e di un Concilio di pace e sicurezza (sul modello dell'Onu), al quale il cancelliere tedesco Schroeder, in visita nel continente, ha già donato 600 milioni di Euro. Ma gli scettici fanno notare che solo 15 stati su 53 hanno ratificato il protocollo per la formazione del Tribunale per i diritti umani e mancano all'appello paesi ancora devastati dalla guerra come Sudan, Congo, Liberia, Etiopia e Zimbabwe.
E intano il 20-21 gennaio a Tunisi si è svolto l'incontro dei paesi e delle organizzazioni che aderiscono alla Strategic Partnership con l'Africa (SPA) per definire i nuovi impegni per ridurre la povertà nel continente e in particolare nell'Africa Subshariana. Secondo il rapprensentate africano per la Banca Mondiale certi paesi sarebbero in grado di raggiungere entro il 2015 i Millennium Development Goals, gli obiettivi di sviluppo definiti dalle Nazioni Unite.
Fonti: Chiama l'Africa, All Africa, Warnews