Rapporto Unhcr sui rifugiati rohingya: il 2020 anno letale

Stampa

Foto: Pixabay.com

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, ha reso noto il 20 agosto che il 2020 è stato l’anno che ha fatto registrare il più elevato numero di sempre di rifugiati morti nel corso di viaggi attraverso il golfo del Bengala e il mare delle Andamane.

L’anno scorso, la pandemia di COVID-19 ha spinto numerosi Stati del sudest asiatico a imporre restrizioni alle frontiere, decisione che ha portato a fa rilevare il più alto numero di sempre di rifugiati naufragati in mare dalla crisi che ha segnato la regione nel 2015.

Il nuovo rapporto dell’UNHCR “Left Adrift at Sea: Dangerous Journeys of Refugees Across the Bay of Bengal and Andaman Sea” (Alla deriva: viaggi pericolosi di rifugiati attraverso il golfo del Bengala e il mare delle Andamane), mette in risalto, inoltre, come circa i due terzi di coloro che tentano tali pericolose traversate siano donne e bambini...

Segue su Pressenza.com

Ultime su questo tema

Editoriale - Parliamo di Patria, allora

04 Novembre 2025
Poveri e sfortunati sono gli Stati in cui i cittadini si riconoscono come comunità solo attraverso l’esercito.  (Raffaele Crocco)

La pace senza donne non è pace

01 Novembre 2025
Le donne continuano a essere assenti dai tavoli negoziali dove si decide della pace e del futuro di tutti e tutte. (Maddalena D’Aquilio)

Pane e veleni, la vicenda del petrolchimico di Porto Torres

27 Ottobre 2025
Porto Torres emblema della macroscopica contraddizione che ha contraddistinto lo sviluppo industriale del nostro paese. (Rita Cantalino)

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

Video

Pier Luigi Vigna sulla Responsabilità Sociale d'Impresa