www.unimondo.org/Guide/Politica/Codici-di-condotta/Italia-Locri-decine-di-migliaia-alla-marcia-per-la-legalita-54035
Italia: Locri, decine di migliaia alla marcia per la legalità
Codici di condotta
Stampa
La "marcia della legalità", nata come una testimonianza dei giovani, si sta trasformando in una grande manifestazione antimafia - informa Libera, l'associazione contro le mafie. L'Anci della Calabria ha invitato tutti i sindaci della regione a partecipare "massicciamente, con fascia tricolore e gonfaloni", per dimostrare che "i Comuni restano in prima fila nella difficile e delicata battaglia contro la mafia". Enzo Carra, esponente della Margherita e componente della Commissione di Vigilanza Rai e Carlo Rognoni, consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, hanno chiesto inoltre ai direttori di rete e tg di prevedere dirette e finestre informative affinche "la Rai tenda la mano ai ragazzi e alle ragazze di Locri e della Calabria che insieme a molte istituzioni si stanno mobilitando in modo straordinario contro la criminalita organizzata". La vedova di Francesco Fortugno ha voluto mandare un saluto ai ragazzi; "Sono la meglio gioventù, ora dobbiamo fare di tutto perché non rimangano soli. Mio marito ha dato la vita - ha affermato - ora è il momento giusto per cambiare la Calabria".
Una manifestazione che si presenta dunque numerosissima e che è stata promossa, fra gli altri, dal sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e da quello di Cosenza Eva Catizzone. E proprio l'on. Iervolino si è rivolta, tramite le pagine di Libera ai ragazzi del blog: "Sono felice - ha detto - che il mio invito ad aderire alla marcia pacifica a Locri stia raccogliendo un forte consenso che cresce di ora in ora, non soltanto nella nostra città, ma in vaste aree del Mezzogiorno e del Paese. Quando venerdì partiremo per Locri - dice ancora la Iervolino - saremo in centinaia, da ogni parte d'Italia, e sarà per voi tutti e per noi stessi. Perchè la vostra indignazione è anche la nostra, la voglia di reagire la stessa e saremo in tanti, il 4 novembre, a stringerci intorno a voi per lanciare insieme, ed ancora più forte, la nostra sfida contro la malavita". Ma sono tante le adesioni che iniziano ad arrivare, tra queste Francesco Rutelli e Piero Fassino.
Quattro sigle sindacali (Cgil, Cisl, Cisal e Snals) dell'Università della Calabria hanno inviato al Rettore una lettera chiedendo che si realizzi nel Campus universitario di Arcavacata "una giornata di lotta alla criminalità e di promozione della legalità nella regione". Con questa giornata di lotta le associazioni vogliono dare "un segno tangibile di grande civiltà, moralità, solidarietà e impegno civile della più importante istituzione culturale regionale che vuole assumere il ruolo di soggetto che stimoli la mobilitazione forte e compatta della società calabrese, con in primo piano i giovani ed il loro spirito di libertà".
Tra i tanti slogan urlati dagli studenti prima e dopo la partenza della marcia anche questo: ''chi non salta un mafioso è'' e ''siamo stanchi della mafia del Sud''. Un fascio di fiori con su scritto ''i giovani del Sud'' è stato depositato al cancello di ingresso di Palazzo Nieddu. Tanti gli striscioni che si ispirano a opere di artisti famosi ed emblematici. Uno fa riferimento all' 'Urlo' di Munch e recita: ''Munch ha dipinto, noi gridiamo forte no all'omerta'''. E ancora: ''la mafia uccide il silenzio pure'', ''la Calabria si ribella'' - riporta Vita.
Tra i tanti cittadini c'è chi ricorda che Locri non ha mai visto, nella sua storia, un così grande assembramento di protesta contro la delinquenza e molti ricordano come sia molto difficile per i cittadini denunciare l'illegalità - riporta il sito di Repubblica. Tra questi il sindaco di Locri Carmine Barbaro: "Se il territorio non è sicuro - ha ripetuto - non possiamo chiedere alle persone inermi di contribuire alla lotta alla 'ndrangheta. La gente collaborerà solo se avrà garanzie di sicurezza". Con lui anche tante mamme, tra cui una che ricorda che bisogna estirpare la mentalità mafiosa, che "i bambini respirano fin da piccoli". In piazza anche il sindaco di Bari Emiliano: "Non si poteva non esserci", ha detto. La vedova di Francesco Fortugno ha voluto mandare un saluto ai ragazzi; "Sono la meglio gioventù, ora dobbiamo fare di tutto perché non rimangano soli. Mio marito ha dato la vita - ha affermato -, ora è il momento giusto per cambiare la Calabria". [GB]