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Il boicottaggio Coca Cola in Comune
Codici di condotta
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La Rete del Nuovo Municipio si esprime con la massima determinazione a favore dell'iniziativa presa dal Municipio Xi di Roma di escludere della presenza dei prodotti Coca-Cola & company dai distributori presenti nei locali/uffici dell'Amministrazione e dalle scuole di propria competenza, esprimendo così una denuncia nei confronti della Multinazionale che non rispetta le minime condizioni per le libertà sindacali e dei suoi lavoratori in Colombia come denunciato da più parti. La Rete invita tutti i municipi aderenti e i suoi rappresentati nelle Giunte Comunali e nei Consigli a presentare urgentemente un Ordine del Giorno nei rispettivi Comuni e Municipi, analogo e come presentato nel testo che Vi sottoponiamo che è quello deliberato al Municipio XI.
"Riteniamo assurde e pretestuose le accuse rivolte agli Amministratori del Municipio XI, grave e intimidatoria la campagna dei giornali della destra come Il Tempo, Il Giornale e Libero, già noti per aver dato dei Terroristi e Assassini ai membri della rete, piuttosto la Coca Cola Company spieghi coma mai in dieci anni in Colombia sono stati uccisi decine di sindacalisti di una azienda controllata dal colosso di Atlanta". Sul caso colombiano è in corso un processo internazionale, con testimonianze raccolte da Amnesty, per violazione dei diritti umani e sindacali. La Rete del Nuovo Municipio chiede che l'approvazione dell' ODG stabilisca che il boicottaggio del marchio duri fino a quando non verranno accolte le richieste dei sindacati colombiani. A novembre sarà in Italia un sindacalista colombiano per raccontare e dare maggiore visibilità alla campagna internazionale in corso.
"Chiediamo a tutte le Associazioni, i Movimenti e le Università ad attivarsi a sostenere questa importante iniziativa e a darci comunicazione di quanto pensato e progettato e chiudiamo con un messaggio di Giulio Sardi della rete "Cambia lo sponsor" - "Perché boicottare? Perché è l'unica azione politica per costringere le multinazionali a ripensare i propri comportamenti in un'ottica non solo di profitto ma di creazione di benessere diffuso. Ogni singolo consumatore ha nelle sue mani il potere di far crollare l'"impero"".
LA RISPOSTA DI COCA COLA ITALIA
La Coca cola Italia si trova costretta a rispondere alle accuse di violazione dei diritti umani e di atteggiamento antisindacale nei confronti dei lavoratori delle imprese imbottigliatrici attive in Colombia. Le notizie apparse sarebbero ''totalmente false'' secondo la Coca-cola e l'iniziativa del XI Municipio di Roma avrebbe motivazioni ''puramente ideologiche''. La ditta produttrice della storica bevanda si dice ''molto sorpresa che una istituzione, e non un partito politico, prenda la decisione di bloccare la commercializzazione delle bevande della The Coca-Cola Company sulla base di motivazioni puramente ideologiche''.
''Azioni di questo genere - prosegue - danneggiano Coca-Cola in Italia ed i suoi circa 3mila lavoratori italiani. Queste accuse sono totalmente false''. In merito alla situazione colombiana secondo la societa' ''esistono costanti e strette relazioni con 14 diverse organizzazioni sindacali in Colombia e 71 diverse organizzazioni sindacali in tutta l'America Latina e in Colombia 12mila impiegati Coca-Cola sono associati ad organizzazioni sindacali''.
''Se qualche lavoratore si sente in pericolo - spiega il colosso di Atlanta - le societa' di imbottigliamento Coca-Cola locali in collaborazione con i sindacati locali ed il Governo colombiano, provvedono al trasporto e dal posto di lavoro, concedono finanziamenti per alloggi sicuri e sovvenzioni per migliorare la sicurezza degli uffici sindacali, forniscono gratuitamente telefoni cellulari da utilizzare in caso di emergenza e infine accordano cambiamenti di turno e mansione''.
Fonte: Rete del Nuovo Municipio, Campagna di boicottaggio Coca Cola