Ce l’ha fatta lui

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Foto: Unsplash.com

«Sono il 47esimo presidente degli Usa. L’America non ha mai visto nulla di simile. Abbiamo vinto anche il voto popolare:  fantastico».  Lo dice Donald Trump dal palco di Palm Beach dove si compiace di una vittoria ormai annunciata. «Abbiamo superato ostacoli… siamo il più grande movimento politico. Voglio ringraziare gli americani e  combatterò per voi tutti i giorni. Questa sarà l’età dell’oro dell’America. Gli americani ci permetteranno di fare di nuovo grande l’America». Sconforto tra i democratici. I sondaggi che davano un testa a testa si sono rivelati una chimera.

Sul palco il Clan schiarato

“Abbiamo fatto la storia”, con la sua famiglia e il vice J.D. Vance, Donald Trump ha dichiarato la vittoria e ha promesso di portare una nuova “età dell’oro” negli Stati Uniti. L’attuale conteggio dell’Associated Press lo vede a 267 dei 270 grandi elettori di cui ha bisogno per tornare alla Casa Bianca. E’ in testa negli Stati chiave ancora da assegnare, tra cui Michigan e Wisconsin. Ha già vinto in Pennsylvania, North Carolina e Georgia. “Abbiamo ancora voti da contare e stati da assegnare. La notte è ancora lunga”, ha annunciato il co-presidente della campagna della candidata dem.

L’America ha scelto Trump: carovita, immigrati e guerre

Per molti analisti il molto probabile presidente di ritorno è il leader di un movimento eterogeneo che vuole protezione economica e sicurezza collettiva in tempi stretti, riportando gli interessi dei cittadini statunitensi in cima all’agenda. Di fatto Donald Trump torna alla Casa Bianca e mette le mani sul Congresso sull’onda di un’affermazione massiccia e sorprendente che cambia il volto dell’America con una cocente sconfitta ai democratici di Kamala Harris, ma con preoccupazioni ancora da ben definire per avversari internazionali, e forse, soprattutto, alleati.

La democrazia non ha quotazione in borsa

Il quasi certo ritorno di Trump alla Casa Bianca spinge i listini mondiali. Vola il dollaro, balzo di Tesla ruffiana. Cina debole sul timore delle ricadute commerciali. Scossa anche sui mercati europei, sorpresi proprio dalla mancanza di grandi incertezze, visto che l’ex, già a poche ora dalla chiusura delle votazioni è indirizzato al ritorno alla Casa Bianca. Il dollaro si rafforza, salgono i rendimenti dei titoli del Tesoro Usa, nella prospettiva che le politiche di Trump possano spingere un aumento dell’inflazione. Vola nel pre-mercato Tesla, nella prospettiva che la stretta vicinanza tra il suo numero uno Elon Musk e il futuro presidente Usa possa avvantaggiare la società. L’Europa si presenta cauta alla riapertura degli scambi e le Borse partono positive ma senza strappi...

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