Usa/Messico: nuove proposte per i danni del Nafta

Stampa

Gli accordi sul libero commercio come il North American Free Trade Agreement (Nafta) e la politica agricola Usa stanno mettendo in difficoltà sia i contadini americani che quelli messicani alle prese con i problemi legati ad un notevole abbassamento dei prezzi delle sementi e del bestiame, all'incremento della concentrazione corporativa e al declino delle economie rurali. Lo scorso mese il Missouri Rural Crisis Center (Mrcc) ha ospitato un gruppo di agricoltori messicani, tra cui alcuni rappresentanti del movimento 'El Campo No Aguanta Más', per discutere gli impatti dell'attuale politica agricola e commerciale sulle famiglie contadine e sulle comunità rurali.

I contadini riuniti presso il Mrcc hanno manifestato la necessità di: sostenere le aziende agricole a conduzione familiare; rafforzare le leggi antitrust a livello locale e transnazionale per garantire mercati competitivi alle famiglie di agricoltori; rafforzare le leggi anti-dumping e definire equi prezzi di mercato; produrre e distribuire scorte alimentari sicure ed abbondanti per far fronte alle proprie necessità domestiche ed ottenere la sicurezza alimentare.

"Da quando il governo messicano si è unito ad Usa e Canada nel Nafta, il paese ha un export di 165 miliardi di dollari, superiore alle esportazioni dell'intera America Latina, ma sono 300 multinazionali americane e canadesi a gestire il tutto, al punto che a causa della deindustrializzazione ogni anno 400.000 messicani, vanno in cerca di lavoro negli Usa e nel paese si sono avuti ulteriori 12 milioni di disoccupati" - spiega Alejandro Villamar, coordinatore della rete messicana contro il libero commercio - "Allo stesso tempo il Messico per ogni dollaro esportato ha importato per 90 cents di dollaro, e le sue esportazioni sono vincolate comunque all'andamento dell'economia americana. Quando questa rallenta, per noi l'impatto è disastroso in particolare per l'economia locale e la popolazione, che per il 57% vive sotto la soglia della povertà".

A Cancun, in Messico, dal 10 al 14 settembre 2003, si terrà la prossima conferenza ministeriale del Wto. Obiettivo il lancio di un nuovo round di negoziati e l'estensione del processo di liberalizzazione dei servizi di base (istruzione, sanità, acqua), degli investimenti, dell'agricoltura e degli appalti pubblici. Molte organizzazioni della società civile messicana e transnazionale si stanno mobilitando per organizzare un forum dei popoli che funga da contraltare alla ministeriale di Cancun.

Fonti: In motion magazine, Red Mexicana de Acciòn frente al Libre Comercio, Le Monde Diplomatique;

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

Sindaci, cittadini e lavoratori portuali contro le armi

25 Settembre 2025
Ravenna, Genova, Trieste e Sardegna dimostrano che la responsabilità civile e istituzionale può trasformarsi in azione concreta contro la guerra. (Laura Tussi)

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

Video

A. Nanni (ACLI): Cittadinanza