Tribunale Mondiale sull'Iraq in Italia

Stampa

Il World Tribunal on Iraq (WTI-Italia) organizzerà presso l'Aula Magna del Rettorato dell'Università Roma Tre, l' 11-12-13 febbraio 2005, una Sessione sul ruolo e la responsabilità dell'informazione durante la guerra e l'occupazione in Iraq. Il WTI-Italia sta lavorando per creare una rete di collaborazione con associazioni, istituti di ricerca, movimenti pacifisti, artisti, mondo accademico e della cultura e singoli cittadini che condividano i valori della pace, del rispetto della vita umana, della tutela dell'identità culturale dei popoli e, naturalmente, credano nel diritto ad una informazione libera ed indipendente.

Mai come in questo momento si sta prendendo, dolorosamente, coscienza di quanto la rete di silenzi, menzogne e di distorsioni della realtà abbia inficiato il ruolo dell'informazione durante la guerra e l'occupazione. Non mancano oggi ammissioni di colpevolezza, anche prestigiose, e disponibilità al confronto in merito alla mancata verifica della realtà dei fatti. Tutto ciò è certamente apprezzabile, ma non è assolutamente sufficiente. Il dovere delle fonti di informazione di raccontare la verità non è solo un obbligo morale o etico, ma una responsabilità civile che va continuamente ribadita, specie quando, come in tempi di guerra, tale dovere è ancora più imprescindibile.

La nostra aspirazione non è quella di destabilizzare, attraverso una condanna fine a se stessa, il sistema dell'informazione, ma stimolare nei cittadini il desiderio di rivendicare il proprio diritto alla verità, a giudicare, analizzare e mettere in discussione una società, che viola costantemente quei valori stessi sui quali è stata fondata. Crediamo che siano coloro che sono i destinatari ultimi dell'informazione a dover riscrivere le regole del gioco, pena l'implosione del sistema mediatico.

Ci rivolgiamo a quanti di voi, personalmente o collettivamente, condividano i fondamenti morali, etici e politici che sono alla base del nostro progetto, augurandoci di poter contare sul vostro sostegno, che naturalmente si esprimerà nella forma e nei modi che riterrete più appropriati. Saremo felici di ricevere proposte, suggerimenti, riflessioni, critiche e, naturalmente, siamo disponibili ad avviare forme di collaborazioni con coloro che ritengano di poter contribuire alla buona riuscita della nostra sessione.

Il nostro progetto, che non ha fini di lucro, sta procedendo senza l'ausilio di alcun tipo di finanziamento o supporto economico, ma attraverso il generoso lavoro di un gruppo di volontari. Sarebbe, quindi, vitale per il nostro lavoro ricevere un contributo da parte di quanti vogliano sostenere in maniera più concreta la nostra iniziativa.

Vi preghiamo di diffondere questo appello attraverso le reti a vostra disposizione e di rinviare la scheda di adesione debitamente compilata, a titolo personale o per conto del gruppo di cui siete parte, all'indirizzo email: [email protected].

Fonte: Fondazione Internazionale Lelio Basso

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

Sindaci, cittadini e lavoratori portuali contro le armi

25 Settembre 2025
Ravenna, Genova, Trieste e Sardegna dimostrano che la responsabilità civile e istituzionale può trasformarsi in azione concreta contro la guerra. (Laura Tussi)

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

Video

A. Nanni (ACLI): Cittadinanza