Tavola della Pace: ieri ai soldati, oggi ai costruttori di pace

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Di fronte al rapimento di Simona Torretta e Simona Pari, Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, ha rilasciato la seguente dichiarazione. "Il rapimento di Simona Torretta e Simona Pari avvenuto poche ora fa a Baghdad ci mostra quanto sia profondo il caos nel quale è precipitato l'Iraq a causa di una guerra che, come avevamo previsto, invece di risolvere i problemi li ha aggravati. Prima i soldati, poi l'Onu, poi i giornalisti ed ora anche i costruttori di pace vengono travolti dal turbine della guerra e del terrore. Chi ha scatenato quella guerra, contro il buonsenso e il diritto internazionale, si è assunto questa grave, gravissima responsabilità. Chi non lo avesse ancora fatto deve aprire gli occhi. Non si potrà mai mettere fine alla violenza aggiungendone dell'altra, come abbiamo fatto in Afghanistan, in Iraq, in Cecenia e in Palestina".

L'Italia non può continuare a partecipare a questa guerra infinita e sperare di non esserne travolta. Chiediamo all⹀Italia, ai cittadini e alle istituzioni di unirsi per ottenere la rapida liberazione di queste due ragazze. Nulla deve restare intentato. Nessun minuto deve essere perso. C'è troppa violenza in giro. A Beslan, a Baghdad, a Gaza, come in Colombia e in tante parti dell⹀Africa la spirale della guerra, della violenza e del terrore sta stritolando migliaia di vite umane innocenti.
Non sarà possibile rompere questa spirale se, tutti insieme, non ripeteremo con forza la più potente delle invocazioni del Papa: "Mai più guerra, mai più terrorismo, mai più violenza".

Fonte: Tavola della pace

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