Op. Colomba: morte pecore per il veleno

Stampa

I pastori palestinesi di At-Tuwani hanno trovato i loro pascoli avvelenati con piccoli granuli verdi posti accuratamnete sotto i cespugli, su una superficie , oltre i 4 ettari di pascolo. Una volontaria di operazione colomba, veterinaria, sta cercando di limitare i danni sulle pecore. Purtoppo i mezzi a disposizione sono molto scarsi. Il veleno è stato fatto nel modo seguente: grani di orzo bolliti con veleno per topi. Sono gia morte 2 pecore e altre tre lo saranno in poco tempo. Probabilmente il numero aumentera nella giornata di oggi. La popolazione del villaggio è molto preoccupata e depressa per la situazione. Per intervenire su tutte le pecore servirebbero almeno 600 euro che la comunita del villaggio non ha. Intanto i pacifisti israeliani di Ta'ayush si recheranno sabato a togliere il veleno dai pascoli del villaggio insieme alla popolazione di At-Tuwani.

L'area confina con l'outpost di Havat Maon, ed è a poca distanza dall'insediamento di Maon. Entrambi i luoghi sono abitati da coloni nazional-religiosi, la corrente politicoreligiosa che ha minacciato di morte il Primo Ministro israeliano Ariel Sharon. Tre giorni fa, sempre su questi pascoli, 12 coloni di Havat Maon hanno aggredito i pastori e un cittadino italiano è stato oggetto di lancio di pietre. Lo stesso giorno altri 100 coloni del vicino insediamento di Maon hanno danzato armati verso il vicino villaggio dei pastori, At-Tuwani.

Da anni gli abitanti dell'area, detta South Hebron Hill, sono soggetti a violenze e vessazioni da parte dei coloni. La pastorizia è l'unica fonte di sostentamento per chi vive in questa area, la più povera della West Bank. Negli ultimi 2 mesi i volontari dell'Operazione Colomba hanno registrato almeno 20 aggressioni di coloni contro pastori e in 6 occasioni contro i cittadini internazionali che li accompagnavano. Un colono di Havat Maon è tuttora in prigione in attesa di processo in seguito all'aggressione compiuta ai danni dell'italiano Johannes Steger, obiettore di coscienza in servizio civile presso la Comunità Papa Giovanni XXIII. Un'altro italiano è stato ferito il 9 ottobre 2004, durante l'accompagnemento di bambini a scuola. Da più di 5 anni non si registrano reazioni violente dei palestinesi dell'area. [AT]

Ultime su questo tema

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

Sindaci, cittadini e lavoratori portuali contro le armi

25 Settembre 2025
Ravenna, Genova, Trieste e Sardegna dimostrano che la responsabilità civile e istituzionale può trasformarsi in azione concreta contro la guerra. (Laura Tussi)

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

Video

A. Nanni (ACLI): Cittadinanza