Mir e Mn: per un 2 giugno civile e non violento

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Il Movimento Internazionale della Riconciliazione e il Movimento Nonviolento invitano le istituzioni a volere un 2 giugno civile e non violento, per il rispetto della nostra Costituzione, calpestata con la partecipazione all'occupazione dell'Iraq e per il rispetto della volontà popolare che è per la pace.

Il 2 giugno 1946 il popolo italiano con un referendum, senza massacri né ghigliottine, scelse la Repubblica. Cosa c'è di più non violento di un voto? Cosa c'entra allora la parata militare, ostentazione di forza, con questa ricorrenza?

Il 2 giugno festeggiamo la "Repubblica democratica, fondata sul lavoro" (art. 1 della nostra Costituzione), festeggiamo l'Italia che "ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli (art. 11): le forze del lavoro hanno diritto di sfilare nella Festa della Repubblica, i volontari in Servizio Civile,
coloro che si sforzano di cercare metodi di difesa nonviolenta, i volontari che vanno a lavorare nei Paesi in via di sviluppo, coloro che si recano a portare sollievo, ospedali, medicine in Irak come nei tanti altri posti, pur dimenticati dove la guerra distrugge e uccide, questi dovrebbero sfilare il 2 giugno in una parata della solidarietà.

Fonte: Nonviolento

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