Chiude il WSIS ma i nodi centrali rimangono irrisolti

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Circa 16.000 delegati provenienti da quasi tutti i paesi del mondo hanno partecipato al WSIS, Summit Mondiale della Società dell'Informazione, che si è svolto a Ginevra. Un doppio vertice su due livelli: il primo è quello che si svolge nella Plenary Room, la sala in cui intervengono i rappresentanti ufficiali dei Governi (capi di stato, ministri, rappresentanti delle Nazioni Unite); il secondo è invece rappresentato dai numerosissimi Panel of discussion che si tengono parallelamente. Questi Panel sono organizzati da Governi, Organizzazioni internazionali, Ong, Fondazioni.

Secondo Matilde Ferraro - della delegazione italiana al WSIS - "sicuramente il Summit è riuscito in termini di partecipazione ma purtroppo non sono stati sciolti alcuni dei nodi centrali legati alla diffusione delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, fra gli altri il "governo" di Internet ed il "finanziamento" della Società dell'Informazione". Nella parte conclusiva del suo intervento in Plenaria a nome della Commissione Europea, il Ministro italiano Stanca ha sottolineato l'importanza di un coinvolgimento di tutti gli Stakeholders nel processo di preparazione del Summit di Tunisi ed ha ricordato che fra questi vi è la Società Civile che si aspetta un reale coinvolgimento nelle prossime tappe. Preoccupazioni erano state espresse anche da Giulietto Chiesa di Megachip che vedeva le aperture e gli inviti del governo italiano solo alla "ricerca di un alibi per poter dire, domani, "Vi avevamo coinvolto, non avete fatto proposte".

Secondo i delegati di Peacelink, una delle maggiori discrepanze che si sono potute osservare a Ginevra è l'assoluta diversità di linguaggi tra i rappresentanti del mondo business e quelli della società civile e di alcune organizzazioni internazionali, come l'UNESCO e l'UNDP, in materia di protezione della proprietà intellettuale. Rispetto al software libero, le aziende hanno chiesto ai tavoli composti da governi, privati e componenti della società civile di eliminare ogni riferimento al software libero, con la minaccia di abbandonare il summit se la loro richiesta non fosse stata accolta. L'esclusione del software libero dalle trattative ufficiali non ha però impedito che se ne parlasse in molti dei seminari organizzati durante il Summit. Intanto i mediattivisti di Geneva03 hanno inscenato una manifestazione di fronte alla sede del WIPO, l'agenzia dell'ONU che si occupa di proprietà intellettuale, denunciandone le "politiche restrittive sul tema della proprietà intellettuale tanto per il software quanto per i medicinali".

Altre fonti: Mega Chip

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