Azioni di disobbedienza civile alla guerra

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Il Forum Sociale Europeo ha lanciato un appello affinche' in tutta Italia, in modo diffuso, pacifico, con la disobbedienza civile e la nonviolenza, valorizzando e rispettando le tante e differenti pratiche del movimento, proseguano e si allarghino le iniziative lungo le linee ferroviarie interessate dai treni di guerra. E' stata fissata per mercoledi' 26 una giornata nazionale e straordinaria di mobilitazione e il Social Forum Europeo chiede ai parlamentari di fare pressione politica sul governo affinchè receda dalla decisione di militarizzare stazioni e ferrovie, e sulle forze dell'ordine perche' non usino violenza contro persone che "a mani nude testimoniano il rispetto dell'art. 11 della Costituzione". Mariagrazia Bonollo, impegnata nel movimento dei "Beati costruttori di pace", ricorda però come le azioni di blocco dei convogli che trasportano materiale bellico non siano le sole azioni che siorganizzano contro la guerra: manifestazioni, digiuni, boicottaggio della Esso, attivita' di pressione sulle istituzioni e sulle prefetture, esposizone della bandiera della pace, obiezione alle spese militari, ... sono gli strumenti del grande fronte del "no" alla guerra. Intanto un appello congiunto è stato diffuso dai vescovi di Gerusalemme, Sarajevo e Iraq: "Non lasciateci soli, perché il mondo oggi ha bisogno di costruire una speranza di pace"

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