Aifo: è morta l'attivista sociale Farhat Rahman

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Domenica 1 maggio 2005 è venuta a mancare Farhat Rahman, Referente AIFO del Progetto di Sviluppo Comunitario e Riabilitazione su Base Comunitaria di Peshawar, in Pakistan. Farhat è stata un punto di riferimento in tutto il Pakistan come operatrice di autentico cambiamento sociale, promotrice dello sviluppo sanitario, dell' integrazione sociale e lavorativa delle persone disabili, dell' emancipazione femminile, della tutela della salute e dell'integrazione sociale delle donne che vivono nelle aree rurali.

Farhat Rahman era nata a Peshawar il 10 settembre 1959. Da sempre impegnata come attivista sociale, ha ricevuto la medaglia d'oro in Fisioterapia dall' Università di Karachi nel 1982. Ha lavorato per 22 anni nei programmi di riabilitazione su base comunitaria (CBR) per le persone con disabilità. Ha guidato un Centro di Risorse Nazionale a Peshawar come Master Trainer e Direttore dei Programmi su base comunitaria. Ha fatto nascere una Rete Nazionale per la Disabilità in partnership con 54 Organizzazioni Non Governative, attraverso le quali ha assistito la creazione e la conduzione di 71 centri di riabilitazione su base comunitaria in tutta la nazione, con 15 altri centri in fase di avvio.

Ha collaborato alla realizzazione di 51 seminari di formazione sulla sanità di base e sulla prevenzione delle disabilità per donne delle aree rurali nelle città periferiche della Provincia della Frontiera del Nord-Ovest (NWFP) e del Punjab, formando in tal modo 45.000 donne di aree rurali in questi due ambiti. E' autrice di numerose pubblicazioni sulla disabilità e sulla salute. Ha fondato gruppi di donne con disabilità, denominati gruppi Power (Promotion of Women Empowerment and Rehabilitation), in 11 città del Pakistan, conducendo così a un cambiamento sociale, alla creazione di consapevolezza e allo sviluppo del territorio.

Come Responsabile del Progetto AIFO di riabilitazione su base comunitaria in Pakistan e Direttrice dell' RCPD (Rehabilitation Center for Phisically Disabled), ha offerto un servizio di cui continuano a beneficiare direttamente 50.000 persone disabili del Pakistan.
In virtù di tali meriti, ha conseguito importanti riconoscimenti, fra cui in particolare la Medaglia d'oro "Fatimah Jinna", uno dei più importanti premi nazionali al valore civile del Pakistan.

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