A tutto il movimento per la pace...

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Un Ponte Per e il Comitato Fermiamo la Guerra vogliono ringraziare tutto il movimento per la pace per le straordinarie manifestazioni di solidarietà che si sta attivando in tutta Italia in molte forme. "Credete, sono molto importanti per noi per lavorare anche concretamente a mantenere aperta la speranza. Davvero siamo un unico grande movimento".

"In queste ore, oltre alle Simone, Raad e Mahnaz, in Iraq rischia la vita un'intera popolazione. Continuano i bombardamenti alle città, stamattina un attacco dal cielo a Falluja ha causato altre otto vittime, tra cui quattro bambini e due donne. Non dimentichiamoci di loro. La guerra continua a fare vittime civili. Vogliamo la salvezza di Simona, Simona, Raad e Mahnaz. Vogliamo la salvezza di tutti gli iracheni".

"D'accordo con tutto il comitato Fermiamo la Guerra chiediamo che la fiaccolata di domani a Roma, e le iniziative per la liberazione degli operatori umanitari italiani e iracheni che si prendono in tutta Italia, chieda con forza anche la fine dei bombadamenti sulle città irachene, a cominciare da Falluja, dove il Centro per i diritti umani mentre cadevano le bombe ha trovato il tempo di esprimere solidarietà a noi e chiedere la liberazione degli ostaggi".

Femiamo la guerra. Libertà per gli operatori umanitari
Un Ponte per...

Da parte del Comitato fermiamo la guerra giunge questo comunicato

"Liberate la pace. Vita e libertà per tutti gli ostaggi e per il popolo iracheno"
"Tacciano le armi. Fine dell'occupazione e del ritiro delle truppe".

Con queste parole d'ordine e sulla base dell'appello diffuso ieri, il Comitato Fermiamo la Guerra invita a costruire in tutta Italia mobilitazioni di cittadinanza e di società civile, unitarie e plurali, aperte a tutte le comunità presenti sul territorio, a partire da quelle già svolte ieri e in programma per la giornata di oggi.

A Roma, il Comitato Fermiamo la Guerra promuove una manifestazione con
fiaccolata per venerdì 10 settembre alle ore 18.00 da Piazza Venezia a
Piazza Vittorio.

Fonte: Comitato Fermiamo la Guerra

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