Sequestro Mastrogiacomo: segnali positivi, ma serve riserbo

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"Una giornata molto intensa, difficile ma credo ci sua motivo di pensare che ci sono dei segnali positivi: chiederei un poco di riserbo da parte della stampa"- ha detto Gino Strada, fondatore di Emergency, in una conferenza stampa a Kabul conferenza stampa a Kabul nella quale ha rivvonato la popuplink disponibilità di Emergency ad agevolare il positivo svolgimento della vicenda. Oggi si era appresa la notizia dell'uccisione di Sayed Agha l'autista afghano dell'inviato di Repubblica, Daniele Mastrogiacomo, che con lui era stato sequestrato arrestato lo scorso 5 marzo nella provincia di Helmand. In mattinata i talebani avevano deciso di prorogare di tre giorni l'ultimatum scaduto oggi sui negoziati per il rilascio del giornalista italiano.

Shahabuddin Atal, portavoce del comandante talebano Mullah Dadullah, aveva dichiarato all'agenzia di stampa afgana Pajhwok che ci sono "alcuni progressi e alcuni segnali positivi che abbiamo ricevuto", e ha aggiunto che "tutto sarà chiaro entro domani pomeriggio (sabato 17, ndr) alle 15". In mattinata invece Shahabuddin Atal aveva fatto sapere all'agenzia di stampa afgana Pajhwok che "l'autista di Daniele Mastrogiacomo è stato ucciso" motivando l'uccisione con il supposto accertamento del fatto che la vittima sarebbe stata "una spia di una potenza stranier per le truppe britanniche presenti nella regione".

"Abbiamo verificato che Mastrogiacomo e l'interprete sono veri giornalisti, non delle spie, per cui, se il governo afghano accetta le nostre richieste, li rilasceremo". Resta la richiesta di ritiro delle truppe italiane - ha dichiarato Ibrahim Hanifi, il comandante dei Talebani della provincia di Helmand. "Ma l'importante è il rilascio dei portavoce Abdul Latif Hakimi, Ustad Yasir e Hanif". Hanifi ha confermato poi che l'autista dell'inviato di Repubblica, Said Agha, è stato ucciso: "E' stato sgozzato alle 7 di questa mattina, perché è stato confermato che era una spia delle forze militari straniere".

Dopo gli ultimi e tragici sviluppi, Gino Strada ha esortato ad accelerare i negoziati per arrivare alla liberazione di Daniele Mastrogiacomo. "Il momento e' delicato, certo le dichiarazioni e l'audio e di ieri così come la notizia arrivata stamattina, secondo cui sarebbe stato ucciso l'autista di Daniele, esprimono l'urgenza e la tensione della situazione", ha dichiarato il fondatore di Emergency al sito PeaceReporter. "I canali sono aperti" - ha assicurato Strada, "Sono certo che si sta trattando per una soluzione positiva". La trattativa, ha poi spiegato, e' nelle mani "esclusivamente del governo, con i loro interlocutori". Quanto a Emergency, ha detto, "manteniamo il ruolo che abbiamo sempre avuto, di consentire lo scambio di informazioni, di richieste, di contatti, insomma di possibilita' di comunicazione".

Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, ha detto che "tutti noi siamo rimasti colpiti dalle notizie drammatiche di questa mattina. Nello stesso tempo abbiamo moltiplicato i nostri sforzi, già in corso da diversi giorni, per cercare le vie per una soluzione e per ottenere la liberazione di Daniele Mastrogiacomo". "Ciò che vorrei sottolineare in questo momento è che sono in corso delle iniziative e dei contatti, anche con la collaborazione di organismi umanitari e delle stesse autorita' afghane. Per questo abbiamo diramato una nota della Farnesina e l'abbiamo diffusa su tutte le reti internazionali ed è questo che vorrei ribadire: questa complessa vicenda, che richiede contatti fra diversi Governi e diverse istituzioni, non può essere risolta in poche ore. C'è bisogno di tempo. Vorrei ribadire la nostra ferma volontà di arrivare ad una soluzione".

Si susseguono intanto gli appelli di associazioni della società civile e del mondo politico per la liberazione del giornalista rapito. [GB]

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