Mondo: Settimana di azione contro la violenza delle armi

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Dal 2 all'8 giugno centinaia di appuntamenti in 70 paesi del mondo e anche in Italia per la "Settimana globale di azione contro la violenza delle armi" promossa da Iansa e numerose associazioni della campagna "Control arms". "La violenza delle armi leggere uccide ogni anno 350mila persone, mentre sono più di un milione quelle seriamente ferite. Nonostante ciò il commercio globale che alimenta la violenza armata non è ancora soggetto ad alcuna regolamentazione internazionale" - affermano i promotori.

La Rete Italiana per il Disarmo si unirà alla società civile di tutto il mondo per invitare i leader politici italiani a lavorare in sede Onu per giungere ad un forte ed efficace 'Trattato internazionale sui trasferimenti di armi' (ATT). Dopo che nel dicembre del 2006 - con una grande maggioranza di voti a favore ma col voto contrario degli Stati Uniti e 24 astensioni - l'Assemblea generale dell'Onu ha dato il placet sul Trattato i lavori sono proseguiti e esperti stanno proseguendo i colloqui verso una prima bozza del Trattato per i trasferimenti di armi (ATT): tra questi figura anche l'Italia.

La Rete italiana per il Disarmo, inoltre, intende cogliere questa occasione per chiedere al nuovo Governo recentemente insediato di continuare il percorso di confronto costruito negli ultimi anni su questi temi, con una lettera ufficiale al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Alla richiesta di supporto del Trattato internazionale sul commercio di armi - che potrà ricevere forza dal caso positivo del recente accordo sulle cluster bombs - si aggiungeranno quindi le indicazioni che la Rete da tempo avanza per un miglioramento della nostra legislazione nazionale sulle armi leggere e per l'adozione anche nel nostro paese di una legge sui mediatori e trafficanti di armi. Ad oggi l'Italia è uno dei pochissimi paesi europei a non aver ancora accolto in tal senso un'indicazione vincolante della Comunità Europea.

I gruppi romani attivi nell'ambito della Rete Disarmo hanno inoltre organizzato alcuni appuntamenti pubblici per evidenziare in maniera esplicita la partecipazione alla "Settimana di Azione". Tutti gli incontri, in particolare la serata "The world is watching you" con proiezione del film Lord of War del 4 giugno alla Libreria Flexi di Roma, sono elencati sul sito www.occhioallearmi.it.

"L'epidemica violenza causata dalle armi - afferma Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo - non può essere fermata dall'azione isolata di un solo stato: per avere successo occorre avere una prospettiva globale. L'Italia che partecipa al gruppo di esperti per la prima fase di stesura del Trattato ha una reale opportunità di influenzare positivamente la sicurezza delle persone e i fiumi di sangue versati a causa delle armi". Un forte Trattato internazionale potrebbe bloccare i trasferimenti di armamenti nelle zone in crisi umanitaria, e prevenire la vendita in paesi dove le armi potrebbero poi essere usate per la violazione dei diritti umani e della legislazione umanitaria internazionale. Inoltre con questo strumento si metterebbe anche in gioco la valutazione di come il commercio di armi mini alle basi lo sviluppo sostenibile.

Rebecca Peters, direttrice di Iansa - la Rete internazionale di azione sulle armi leggere - afferma: "E' ora che i governi abbandonino la vecchia e limitata idea di sicurezza statale e giungano ad una visione più ampia di sicurezza umana. Gli armamenti acquisiti per la sicurezza nazionale possono essere rubati o usati in malo modo per incrementare le sofferenze e le povertà in varie regioni del mondo. E' per questo che ribadiamo la necessità e l'urgenza di un appoggio al Trattato da parte dell'Italia". [GB]

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