Ecuador: discriminazione della popolazione afroecuadoriana

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La popolazione nera in Ecuador è vittima di gravi episodi di razzismo che si manifestano non solo attraverso stereotipi e espressioni linguistiche ma anche attraverso l'isolamento territoriale (i neri in Ecuador vivono nelle province più povere al nord del paese) e l'esclusione dalla vita sociale, economica e politica. Conseguenza diretta dell'esclusione sono la povertà e la violenza: il 70% della popolazione afroecuadoriana vive al di sotto della soglia di povertà e in più del 92,7% dei casi non dispone dei servizi di base: assistenza sanitaria, tutela, istruzione. "Un esempio che aiuta a capire il livello di razzismo in Ecuador è la pubblicità di un detergente" - spiega Paola Maffeis, responsabile dei progetti della COOPI in Ecuador - "questa pubblicità associa il colore bianco del prodotto con il colore nero della pelle di una donna africana che lavora come domestica".

Le maggiori vittime dell'emarginazione sono le donne: sono soprattutto loro a non avere accesso ai servizi sanitari o alle strutture preposte per istruzione e formazione e ad essere obbligate a fare i lavori più umili. Tale situazione è ancor più grave se si pensa che sono spesso le donne a doversi assumere da sole la responsabilità economica della famiglia. Il diffuso analfabetismo, inoltre, comporta spesso la mancata consapevolezza dei propri diritti e di conseguenza il verificarsi di episodi di discriminazione ma anche di violenza all'interno della famiglia stessa. Inoltre, la difficoltà ad accedere ai servizi sanitari, causa l'alto tasso di mortalità materna e di diffusione di malattie tipiche della povertà.

L' Ecuador è stato uno dei primi paesi in cui COOPI ha avviato interventi di sviluppo. Siamo infatti presenti nel paese dal 1967, anno della fondazione della nostra associazione e in 40 anni di attività, abbiamo realizzato moltissimi progetti in diversi settori (formazione professionale e artigianato, salute, ambiente, prevenzione e preparazione di disastri, agricoltura, pesca e sicurezza alimentare, interventi d'emergenza). Il nostro impegno è sempre stato rivolto alla tutela delle persone più vulnerabili.

E per questo, che anche in questo caso il nostro intervento per la tutela degli afroecuadoriani è rivolto soprattutto alle donne e in particolare a quelle che vivono nei quartieri più poveri e nelle zone rurali di cinque province al nord del paese e che si sono organizzate in piccole associazioni. Si tratta di 3.000 donne, con le loro famiglie, di un'età compresa tra i 14 e gli 80 anni. Molte giovani donne, infatti, sono diventate presto madri e molte anziane non sono in grado né di scrivere né di leggere.

L'obiettivo degli interventi è quello di migliorare la loro condizione sociale riducendo povertà e emarginazione e rafforzando il loro inserimento e la loro partecipazione alla vita pubblica del paese. Con questo fine abbiamo ritenuto fondamentale impegnarci nel rafforzamento della CONAMUNE (Coordinamento Nazionale di Donne Nere), un'istituzione privata che dal '99 offre sostegno alle organizzazioni di donne afroecuadoriane e lavora per rafforzare la consapevolezza della loro identità e della loro appartenenza a un gruppo con determinati valori, tutelarne i diritti, creare una rete di solidarietà e offrire assistenza psicologica, medica e legale oltre a corsi di formazione.

In particolare, il progetto prevede il sostegno a 301 donne affinché possano avviare piccole attività produttive legate alle loro tradizioni africane, come la produzione dei loro indumenti tipici, e il supporto per dare valorizzazione e visibilità di tali prodotti. Importante è anche il sostegno alle atlete: nelle gare nazionali le atlete nere spiccano per li loro talento ma nonostante questo non dispongono mai di nessun tipo di sponsorizzazione e non hanno quindi nessuna possibilità di successo.

Si intende inoltre avviare dei servizi di accoglienza ed ascolto ai quali le donne possano rivolgersi nel caso in cui subiscano violenza, abbiano la necessità di assistenza psicologica e legale o di intermediari per recarsi nelle grandi città. Infine, per combattere gli episodi di razzismo diffusi nel paese, il progetto prevede la realizzazione di un centro di documentazione e informazione, campagne di sensibilizzazione a livello nazionale, la pubblicazione di documenti, libri, memorie e scritti di donne nere e la realizzazione di incontri con giornalisti. L'intervento che realizziamo in Ecuador si iscrive anche nell'ambito della Campagna del Millennio che, tra i suoi 8 obiettivi, sostiene la lotta contro la povertà e la promozione dell'uguaglianza tra generi e l'autonomia della donna.

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