Armi italiane in Turchia. Istat: record delle esportazioni nel mese dell’offensiva militare in Siria

Stampa

Foto: Unsplash.com

Nell’ottobre 2019 l’Italia ha esportato armi e munizioni in Turchia per 25,8 milioni di euro, proprio nel mese in cui è stata lanciata l’offensiva turca in Siria. È quanto emerge dai nuovi dati Istat sul commercio estero aggiornati ai primi dieci mesi dello scorso anno.

Statistiche ufficiali alla mano, tra gennaio e ottobre 2019 il nostro Paese ha dunque esportato ad Ankara “Armi e munizioni” per 102 milioni di euro, quasi quattro volte di più rispetto all’export 2018 relativo allo stesso periodo. È un valore che non ha precedenti nella storia delle relazioni armate tra i due Paesi. Nell’intero 2012, l’anno “record” degli ultimi 30, ci si era fermati a 88,7 milioni di euro (-13 per cento rispetto ai soli primi dieci mesi dello scorso anno).

Come anticipato dall’inchiesta di copertina di Altreconomia del numero di gennaio, curata insieme a Giorgio Beretta“L’Italia arma ancora Erdogan”. E il flusso milionario tra Roma ed Ankara non solo non si è fermato, ma proprio nel mese dell’offensiva turca sui territori del Kurdistan, nel Nord-Est della Siria, ha fatto registrare un picco inedito. Sono un lontano ricordo gli annunci del Governo in quei giorni di uno stop per decreto alla vendita di materiale d’armamento, poi divenuti un più mite blocco delle future licenze senza intaccare quelle esistenti. L’atto del ministro degli Esteri Luigi Di Maio -peraltro- è a oggi inaccessibile: la Farnesina ha opposto il diniego alla sua pubblicazione dopo il nostro accesso civico. È di drammatica attualità, invece, la crescente tensione in Libia, dove l’intervento turco è divenuto determinante...

[Segue su Altreconomia.it]

Ultime su questo tema

La Lungimiranza del Malawi: il fotoreportage

22 Ottobre 2025
Il fotoreportage dal Malawi di Silvia Orri.

Celebrato il pacificatore solo silenzio mentre a Gaza si continua a morire

20 Ottobre 2025
Arma infame: peggiorano fame e malattie. I coloni bloccano i camion e il valico di Rafah resta chiuso. Per debellare meningite, diarrea, malattie respiratorie ci vorrà un lavoro «gigantesco». ...

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Marcia della pace, un fiume di gente come nel 2001

13 Ottobre 2025
È statauna marcia PerugiAssisi “che non si vedeva dal 2001 quando ci fu pochi giorni dopo l’invasione dell’Afghanistan seguita all’attacco alle Torri gemelle” quella di oggi. A dirlo è Flavio Lotti...

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

Video

Marcia Perugia-Assisi 2010