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Vicenza: 'No dal Molin' intasano i telefoni del Comune
Servizio civile
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Ieri gli attivisti di Rete di Lilliput e gli 'amici della nonviolenza' hanno attuato un blocco telefonico degli uffici del Comune di Vicenza come azione simbolica di pressione in opposizione alla costruzione della nuova base militare dal Molin. Mentre i telefoni del Comune rimanevano intasati per le telefonate dei 'No dal Molin', ai piedi del Comune di Vicenza è andata in scena la drammatizzazione teatrale che ha coinvolto i passanti vicentini. A seguire è stata consegnata agli uffici del Comune una lettera con le ragioni del 'no e la conferma di una convinta opposizione nonviolenta alla nuova base.
L'invito a continuare l'azione di blocco telefonico è stata lanciato a tutti i cittadini di Vicenza e a tutti i cittadini d'Italia con invito a ripeterla ogni prossimo lunedì - dalle ore 9.00 alle ore 12.00 - fino a ripensamento della decisione. I numeri di telefono e le modalità con cui attivarsi saranno segnalate sui siti www.retelilliput.it, www.altravicenza.it e www.coordinamentocomitati.it
La giornata di mobilitazione - alla fine del campo di formazione 'teoria e pratica sulla nonviolenza' - si è conclusa alle ore 18.00 in P.zza dei Signori con la seconda rappresentazione dei 'civili morti di guerra' a cui è seguitgo un momento di raccoglimento vicino alla statua del Palladio con un silenzio di gruppo di mezz'ora. A conclusione del momento di silenzio è stata letta una lettera aperta ai cittadini di Vicenza che rilancia l'importanza di continuare forme di resistenza nonviolenta alla costruzione della nuova base Usa, come hanno dimostrato con determinazione e convinzione i numerosi comitati e movimenti 'No dal Molin'.
Nei giorni scorsi Rete Lilliput, insieme al "Coordinamento dei comitati dei cittadini" e alle "Famiglie per la pace" ha proposto un campo di formazione e azione sulla nonviolenza. Un'esperienza che si inserisce tra le azioni e le iniziative di resistenza alla costruzione di una nuova base militare americana a Vicenza presso l'aeroporto "Dal Molin".
E, nonostante l'opposizione del Comune, l'associazione "Beati i costruttori di pace" ha celebrato a Vicenza le giornate a ricordo delle vittime di Hiroshima e Nagasaki: "Desideriamo come associazione Beati i Costruttori di Pace esprimere alle cittadine/i di Vicenza la nostra viva riconoscenza per l'accoglienza affettuosa riservataci e per la partecipazione cordiale alle iniziative promosse" - scrive l'associazione in un comunicato. "Vi ringraziamo soprattutto perché avete dimostrato di aver compreso le motivazioni che ci hanno portato a organizzare quest'anno nella vostra città queste iniziative che ormai da vent'anni costituiscono un impegno costante della nostra associazione".
Dal 6 al 16 di settembre, inoltre, si svolgerà la "Settimana di mobilitazione" nei pressi Presidio Permanente a Caldogno, in Via M. Teresa di Calcutta che potrà ospitare centinaia di persone.