La guerra russo-ucraina non frena. Il punto

Stampa

Immagine: Atlanteguerre.it

Un drone ucraino che colpisce un obiettivo a soli 120  chilometri da Mosca. Nel Mar Nero cinque portaerei russe schierate, con 32 missili Kalibr pronti a distruggere il territorio ucraino. Nel giorno 372 di invasione russa, la ribalta è conquistata dallo stupore perenne dei nostri media per bombe e ordigni, capaci di portare l’orrore anche lontano dall’ipotetico fronte.  Siria, Yemen, ex Jugoslavia, Libia, guerre recenti e attuali, sembrano non esistere o essere esistite. Non ricordiamo che in guerra si uccide, senza regole e senza onore e continuiamo ad alimentare lo stupore e l’indignazione per le inevitabili stragi. In Ucraina, in realtà, sono ancora solo le armi le protagoniste. Lo schieramento imponente della flotta russa nel Mar Nero indica agli esperti una probabile, grande offensiva dell’esercito del Cremlino. Lo Stato maggiore ucraino ammette che i russi stanno già avanzando nella città di Bakhmut, nel Donbass. Secondo la Cnn, potrebbe capitolare nelle prossime ore. 

Putin non intende frenare, anzi. Mal digerisce la resistenza ucraina e la provocazione degli attacchi con i droni. Ancora meno, sopporta le azioni ucraine in territorio russo. Un gruppo di uomini armati, una cinquantina, sarebbero penetrati nella regione russa di Bryansk, appena oltre il confine. Avrebbero preso in ostaggio gli abitanti di un villaggio e, poi, si sarebbero dileguati. Un’azione dimostrativa, che, pero’, secondo alcune fonti, sarebbe opera di una formazione di estrema destra russa, contraria a Putin.

Per il capo del Cremlino situazioni intollerabili, così è in piena offensiva, non solo militare, ma politica. Incassato nuovamente l’appoggio di Pechino, sta dando forma al progetto di Grande Russia che è alla base dell’attacco a Kiev. Sembra voler creare un vasto territorio, circondato da stati satellite, in grado di fare da cuscinetto al nemico. Così, gli incubi moldavi in queste ore si stanno trasformando in realtà’.  Gli equilibri complessi, nati dall’indipendenza post sovietica, si stanno rompendo. Nelle ultime settimane, centinaia di manifestanti del partito filorusso Sor sono scesi in piazza nella capitale, Chisinau. Vogliono le dimissioni del Governo guidato da Maia Sandu e chiedono elezioni anticipate. Hanno anche tentato di fare irruzione nel Palazzo di Governo: sono stati fermati.

Vadim Fotescu, parlamentare di Sor, ha spiegato che la rivolta nasce dal caro-bollette. Inoltre, chi protesta chiede al Governo “che venga osservata la neutralità, come è scritto nella costituzione, in modo che il nostro Paese non sia trascinato in operazioni di guerra” . Dal Governo arriva un’altra versione. Il Partito d’Azione e Solidarietà, denuncia l’ennesimo tentativo di “destabilizzare la situazione”, già in bilico. La Moldavia, ricordiamolo, da tre decenni vive la contraddizione della Transnistria, stato riconosciuto solo dalla Russia, creato come enclave da una armata dell’ex esercito sovietico, nel 1991. Una situazione mai risolta, che potrebbe diventare la miccia per un nuovo scontro.

Raffaele Crocco

Sono nato a Verona nel 1960. Sono l’ideatore e direttore del progetto “Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo” e sono presidente dell’Associazione 46mo Parallelo che lo amministra. Sono caposervizio e conduttore della Tgr Rai, a Trento e collaboro con la rubrica Est Ovest di RadioUno. Sono diventato giornalista a tempo pieno nel 1988. Ho lavorato per quotidiani, televisioni, settimanali, radio siti web. Sono stato inviato in zona di guerra per Trieste Oggi, Il Gazzettino, Il Corriere della Sera, Il Manifesto, Liberazione. Ho raccontato le guerre nella ex Jugoslavia, in America Centrale, nel Vicino Oriente. Ho investigato le trame nere che legavano il secessionismo padano al neonazismo negli anni’90. Ho narrato di Tangentopoli, di Social Forum Mondiali, di G7 e G8. Ho fondato riviste: il mensile Maiz nel 1997, il quotidiano on line Peacereporter con Gino Strada nel 2003, l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo, nel 2009. 

Ultime su questo tema

Medici, operatori umanitari e giornalisti: intervista a Elisabeth Di Luca in rotta su Gaza

07 Ottobre 2025
Lo scorso 30 settembre è partita la Conscience della Freedom Flotilla Coalition, con a bordo un centinaio tra medici, operatori umanitari, giornalisti ed equipaggio: nelle pro...

Una protesta diffusa e intensa

06 Ottobre 2025
Mai si era vista, in Italia e forse nel mondo, una mobilitazione così ampia, diffusa e intensa come quella a cui assistiamo e partecipiamo in questi giorni per Gaza, (Comune-Info)

In Sudan gli sforzi diplomatici sono insufficienti

05 Ottobre 2025
Non è solo l’assenza di cibo a provocare morte. Il Darfur, ad inizio giugno, è stato colpito da un’epidemia di colera. (Sara Cechetti)

Stay Human: la musica che diventa rete, memoria e futuro.

04 Ottobre 2025
Stay Human: la musica che diventa rete, memoria e futuro. Per non dimenticare Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

La maggioranza dei Paesi del mondo ora sostiene il Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW

03 Ottobre 2025
Gli Stati firmatari del TPNW sfidano la dottrina della deterrenza, considerandola una minaccia per tutti i Paesi e un ostacolo al disarmo nucleare, un obiettivo che gli stessi Stati dotati di...

Video

TG3: Marcia della Pace Perugia-Assisi 2007