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Pace
La scheda
La fine della Guerra Fredda non ha comportato l’inizio di una nuova era di pace. Anzi gli equilibri già fragili nel bipolarismo, nel mondo “unipolare” sembrano dissolversi definitivamente aprendo la via a una fase assai più turbolenta delle relazioni internazionali. L’ascesa di attori non tradizionali, primo tra tutti il terrorismo globale, ha determinato un cambiamento nella concezione di conflitto estremizzando il senso di "guerra di difesa" attraverso la "guerra preventiva". Ma nell’ultimo decennio si sta assistendo anche all’emergere dei movimenti globali, che si accostano e quasi si sovrappongono ai movimenti pacifisti adottanone le forme di lotta e i modelli organizzativi basati su reti transnazionali, propri del pacifismo stesso.
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Nella nebbia dell’informazione, le guerre continuano. Il punto
Un vecchio-nuovo fronte aperto, nel Risiko mondiale. Intanto, l’orrore continua a Gaza e in Cisgiordania. (Raffaele Crocco)
Srebrenica è un buco nero, che ci inghiotte ogni giorno
La morte del diritto umanitario è iniziata in quei dannati cinque giorni di luglio del 1995, a Srebrenica. (Raffaele Crocco)
Non c’è stata giustizia a Srebrenica
Non c’è stata giustizia a Srebrenica, nella Bosnia Erzegovina di trent’anni fa. E senza giustizia non c’è pace.
La parola “genocidio”
Conversazione con Antonio Marchesi che con Riccardo Noury ha appena pubblicato il saggio "Genocidi". (Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo)
Senza giustizia non c’è pace. Il punto
Il Risiko mondiale si gioca anche sul filo del ricordo delle tragedie che non hanno mai ricevuto giustizia. Come a Srebrenica. (Raffaele Crocco)
Le armi uccideranno welfare e ambiente?
Sì! Ogni punto percentuale del Pil in più per le armi fa diminuire il welfare e aumentare le emissioni. (Alessandro Graziadei)
"Dall'economia di occupazione all'economia di genocidio"
L'esplosivo rapporto “Dall'economia di occupazione all'economia di genocidio” di Francesca Albanese, Relatrice Speciale delle Nazioni Unite. (Linda Maggiori)
Il Risiko mondiale si gioca anche sulle parole. Il punto
Le parole che creano il nemico, un qualsiasi nemico, figura essenziale per persuadere tutti dell'inevitabilità del riarmo. (Raffaele Crocco)
Armi nucleari: superata la soglia dei 100 miliardi di dollari nel 2024
Il nuovo rapporto della ICAN denuncia una corsa al riarmo atomico globale sempre più opaca, mentre l’Italia si conferma complice silenziosa (Laura Tussi)
Sconsiderato l’impegno dell’Italia a portare la spesa militare al 5% del Pil
Come annunciato da mesi, i Paesi membri della NATO si sono impegnati a portare le spese militari al 5% del Pil (3,5% per la difesa, 1,5% per la sicurezza) entro il 2035. (Rete italiana pace e di...