Un ponte per: 630.000 litri d'acqua per Falluja

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Da ieri 3 autobotti dell'associazione Un Ponte per⅀ portano acqua agli abitanti di Falluja. Ogni mattina partono da Baghdad 3 camion contenenti 45 mila litri di acqua. Terminata una prima distribuzione, i serbatoi vengono nuovamente riempiti presso la fonte di acqua potabile di Abu Ghraib per la seconda distribuzione giornaliera. L'intervento d'emergenza comprende anche la fornitura di contenitori agli abitanti per evitare possibili contaminazioni dell'acqua potabile.

I 90.000 litri di acqua potabile al giorno sono stati per ora indirizzati alle zone maggiormente colpite dal conflitto: i villaggi di Jolan, nell'area industriale di Falluja (Al-Askary), a Naimia (dove sono presenti ancora molti sfollati), ed il centro della città di Falluja. La situazione idrica a Falluja è molto critica a causa dei recenti bombardamenti americani che hanno distrutto una parte consistente della rete di distribuzione. La principale centrale di potabilizzazione, che riforniva quasi l'intera città, riesce ora a soddisfare soltanto il 20% del fabbisogno dell'area. Anche il maggiore centro medico allestito a Falluja è senza acqua da giorni.

"I medici degli ospedali cittadini - afferma la capomissione di Un Ponte per⅀ Simona Torretta, rientrata in Iraq nelle scorse ore da Amman - confermano l'aumento di malattie gastrointestinali in particolar modo tra i bambini, ma anche tra gli adulti in seguito alla mancanza d'acqua in città".
Per evitare un'ulteriore diffusione delle infezioni gastrointestinali, Un Ponte per⅀ fornirà agli ospedali cittadini 3000 pasticche di cloro in modo da rendere le strutture in grado di sterilizzare autonomamente l'acqua. La distribuzione dell'acqua è svolta in collaborazione con la moschea di Al Zafaraniya di Baghdad.

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