Uganda: appelli per un intervento internazionale

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A Roma si è tornati a parlare di Uganda grazie all'incontro-conferenza stampa promossa da Vita all'interno dell'iniziativa Italia-Africa. Una storia travagliata dai conflitti quella dell'Uganda che vive ormai da 18 anni una guerra continua che il governo di Kampala non riesce a fermare né sul piano militare né avviando alcun tipo di negoziato. Di questa guerra che ha già provocato oltre 100.000 morti e più di un milione di sfollati hanno parlato tra gli altri anche Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl e Sergio Marelli, presidente dell'Associazione delle organizzazioni non governative (ong). Per il segretario della Cisl "c'è anche una relazione costante e permanente tra orrori e carenza di democrazia. L'Uganda è un paese in cui i partiti sono movimenti di opinione e non possono partecipare alle elezioni, il che vuol dire che non è un paese democratico. E questo mentre la politica italiana taglia i fondi alla cooperazione internazionale e insieme propone di abbassare le tasse!". "Si mantengano invece le tasse che ci sono e si destini una quota di esse alla cooperazione", ha chiesto con forza il presidente dell'Ass. Ong italiane Marelli, che ha denunciato come ancora attuali i ventilati tagli alla cooperazione allo sviluppo da parte del governo, che - scomparsi dalla manovra correttiva attuale - potrebbero ricomparire dentro il Dpef.

Secondo le fonti Misna in Uganda i ribelli del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lra) hanno ucciso 11 civili tra cui figurano 4 bambini nella località di Apunga. L'efferato crimine è stato perpetrato da un numero imprecisato di "totong" - ovvero i ribelli di Joseph Kony in lingua lango - i quali hanno anche sequestrato sei persone le quali pare siano state utilizzate per trasportare cibo e altre mercanzie trafugate nelle abitazioni di Apunga. Il Lord's Resistance Army - LRA - è uno dei piu crudeli gruppi di guerriglieri del mondo, guidato da Joseph Kony, un fanatico religioso. Secondo padre Giulio Albanese, direttore dell'agenzia Misna finchè "Joseph Kony sarà lì, la sudditanza dei ribelli alla sua autorità è assicurata e i massacri continueranno. La comunità internazionale non può più stare alla finestra". Lo scorso 25 febbraio a Lira, nel nord Uganda si è svolta una manifestazione di 10.000 persone, che hanno detto di no sia alla "armata di resistenza del signore" di Joseph Kony, sia al governo di Yoweri Museveni, che continua ad agire con l'unico orizzonte di una soluzione militare. Protestavano, in un corteo con canti, slogan, cartelli e rami di albero, contro il massacro di oltre 250 civili perpetrato dai ribelli il 21 febbraio, senza che l'esercito governativo facesse nulla per impedirlo, in quanto sempre impegnato a colpire i ribelli e mai a difesa della popolazione civile.

Secondo un rapporto della Commissione nazionale per la sicurezza e gli affari umanitari del Parlamento ugandese ad oggi sono oltre 8mila i bambini rapiti in nord Uganda nell'ultimo anno dai ribelli del sedicente Esercito di resistenza del signore (Lra). Secondo il rapporto dall'inizio del conflitto nell'Uganda settentrionale tra i 20.000 e i 25.000 bambini sono finiti nelle mani dei ribelli. "La scarsità di cibo - continua il documento - è un problema prioritario. Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam) ha informato la commissione che potrebbero verificarsi delle interruzioni nella distribuzione degli aiuti nei prossimi mesi.".

In conclusione lo studio della commissione parlamentare ha ribadito la propria richiesta di dichiarare il nord Uganda area disastrata. Buone notizie vengano nella lotta all'Aids che è passata da un livello di 30% della popolazione sieropositiva nel 1993 a un sei percento grazie al lavoro della Commissione sull'AIDS. Tra i primi interventi c'è stato il programma di prevenzione nella trasmissione madre-bambino del virus attraverso test, medicazioni, farmaci con nevirapine e misure per superare l'ignoranze sull'Aids e sui preguidizi legati a questa malattia. [AT]

Fonti: Italia-Africa, CartaMondo, Altrainformazione

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