Ilaria Alpi: a 10 anni dall'assassinio, una speranza di verità?

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Ilaria Alpi, giornalista di RAI 3, e Miran Hrovatin, cameraman sloveno, sono stati assassinati il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia. A distanza di 10 anni dalla loro morte, una commissione di inchiesta parlamentare sta tentando di accertare la verità su questo duplice assassinio.

Reporter senza frontiere, che si batte a livello internazionale per la difesa della libertà di stampa, rivolge un appello all'avvocato Carlo Taormina, presidente della commissione parlamentare d'inchiesta. Dal lavoro di questa commissione, afferma l'organizzazione internazionale, ci si aspetta un fondamentale contributo per fare luce sulle circostanze del delitto.

"Gli assassini impuniti di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin sono una pagina nera nella storia della libertà di stampa. Egregio Presidente, lei ha il potere, i mezzi e il dovere per fare finalmente emergere la verità. La commissione che lei presiede rappresenta l'ultima speranza per fare luce sulle circostanze della morte dei due giornalisti" - ha sottolineato Robert Ménard, segretario generale di Reporter senza frontiere.

Molti elementi, le innumerevoli lacune, le svariate contraddizioni e le tante zone d'ombra che hanno caratterizzato l'inchiesta iniziale, sembrerebbero accreditare la tesi secondo la quale Ilaria Alpi e Miran Hrovatin sarebbero stati assassinati per aver indagato e raccolto informazioni su un traffico illegale di armi e di rifiuti tossici che si sarebbe svolto nel contesto del programma di cooperazione e sviluppo tra l'Italia e la Somalia.

Nella ricostruzione di Maurizio Torrealta di Rai News 24, uscite sul sito www.articolo21.com, le verità palesi ma nascoste dell'omicidio. Non rivelazioni ma ricostruzioni dei fatti, ricostruzione dell'accaduto e composizione del puzzle che ha portato all'omicidio.

Intanto a 10 anni dalla morte della giornalista Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin nasce un Osservatorio Pubblico a sostegno della Commissione parlamentare di inchiesta istituita nel luglio scorso. L'Osservatorio si riunirà ogni tre mesi nella sede della Federazione nazionale della stampa per fare il punto sulle ricerche in corso, le piste emerse e la verifica dei risultati delle indagini condotte dalla magistratura. [DS]

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