Srebrenica: due documentari

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"Il cielo sopra Srebrenica"
(Macondo Tre )
"Dopo Srebrenica: la memoria, il presente"
(Osservatorio sui Balcani)

Bosnia orientale, 11 luglio 1995: Srebrenica, un'enclave musulmana protetta dai Caschi Blu dell'Onu, cade in mano alle truppe e ai gruppi paramilitari serbo-bosniaci guidati dal generale Ratko Mladic. Nei giorni successivi tra gli 8.000 e i 10.000 uomini in età compresa fra i 12 e i 77 anni verranno fatti prigionieri, torturati e uccisi e le loro spoglie saranno disseminate in centinaia di fosse comuni sparse in tutta la regione. Nel 2004 il Tribunale Penale Internazionale dell'Aja ha definito ufficialmente il massacro, il più grande mai accaduto in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, un vero e proprio genocidio.

Due documentari, "Il cielo sopra Srebrenica" (realizzato Macondo Tre) e "Dopo Srebrenica" (realizzato da l'Osservatorio sui Balcani) mettono in luce rispettivamente la strage e la tragedia dei desaparecidos sullo sfondo di un conflitto che continua, nelle memorie e verità parallele presentate al regista da ritornanti bognacchi, sfollati serbi, istituzioni religiose e autorità locali.

Il film "Il cielo sopra Srebrenica" (realizzato Macondo Tre) in formato dvd, ripercorre la tragica vicenda di Srebrenica, dall'assedio alla caduta, dalle esecuzioni sommarie alle fosse comuni, visitando la città a dieci anni di distanza dai quei giorni maledetti. E' in vendita al prezzo 10 euro. Tutto il ricavato del documentario verrà destinato al finanziamento dell'ambulatorio pediatrico che Macondo Tre ha aperto nella città di Tuzla nell'ottobre 2004. Attualmente sono più di 700 i bambini che usufruiscono per la prima volta di un servizio sanitario totalmente gratuito.

"Dopo Srebrenica: la memoria, il presente" è la produzione video più recente di Osservatorio sui Balcani. Hanno collaborato alla sua realizzazione Luka Zanoni per le interviste, Moira Della Fiore per le riprese, Maurizio Pasetti per il montaggio e Carlo Dall'Asta per la post-produzione audio. "Lo firma Andrea Rossini, redattore di Osservatorio sui Balcani che già nel 1999 aveva realizzato il documentario "Srebrenica, Europa", una raccolta di interviste alle "Donne di Srebrenica", coloro le quali hanno vissuto in prima persona l'assedio e poi la strage del 1995 quando, l'11 luglio, l'esercito serbo-bosniaco e le unità di paramilitari, guidate da Ratko Mladic, hanno occupato la cittadina della Bosnia orientale ed hanno ucciso più di 8000 persone. Con forti responsabilità della comunità internazionale che ha lasciato fare e non si è assunta le proprie responsabilità dopo che le Nazioni Unite avevano dichiarato Srebrenica "zona protetta".

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