Road Map: dialogo interrotto tra Israele e Palestina

Stampa

Nei giorni scorsi un missile Qassam atterato in territorio israeliano, sulla spiaggia di Zikim a nord della striscia di Gaza. L'attacco arriva il giorno dopo che le forze di sicurezza palestinesi avevano iniziato una serie di misure di sicurezza tra cui la chiusura di due tunnel a Rafah, nel sud della striscia di Gaza, che servivano per il commercio di droga ed armi con l'Egitto, e l'arresto di una serie di persone sospettate di essere coinvolte in traffici d'armi e hanno confiscato armi e munizioni.

L'arroventarsi del clima è stato causato dall'attentato kamikaze del 19 agosto a Gerusalemme ovest quando Raed Abdel-Hamed Mesk, un imam di Hebron, si è fatto saltare in aria su di un autobus che trasportava cittadini israeliani. 21 morti, tra cui 5 bambini, e circa 100 feriti. Questo è il tragico bilancio dell'attentato, prontamente rivendicato da Hamas e Jihad islamica, che con questo hanno interrotto la hudna, la tregua unilaterale dichiarata il 29 giugno.

L'attentato ha causato, oltre la sospensione dell'applicazione della road map e dei rapporti con l'Autorità Palestinese da parte del governo israeliano, anche un grave imbarazzo ed un crollo di immagine del premier palestinese Abu Mazen, che al momento dell'attentato stava trattando a Gaza proprio con i rappresentanti di Hamas e Jihad un prolungamento della tregua. Dopo aver porto le condoglianze alle famiglie delle vittime ed aver condannato l'attentato Abu Mazen ha rotto ogni negoziato con i due gruppi islamici.

Mercoledì scorso il primo ministro palestinese Mahmud Abbas aveva lanciato un ultimatum al presidente dell'Anp Yasser Arafat affinché fossero adottate misure repressive contro i militanti integralisti Hamas e Jihad islamica. Ora, sostiene Israele, non si ha altra scelta che perseguire direttamente la leadership dell'organizzazione terroristica.

Giovedì 11 settembre ad Ovada verrà inaugurata la sede del Centro d'Iniziativa
per la Pace e la Nonviolenza intitolato alla memoria di Rachel Corrie, la giovane attivista dell'International Solidarity Movement, che è stata uccisa da un bulldozer israeliano lo scorso 16 marzo nei territori occupati dall'esercito israeliano nella Striscia di Gaza.
Per l'occasione saranno in Italia grazie all'interessamento del Centro, i genitori della giovane americana.

Fonte: Warnews, Euronews, Megachip

Ultime su questo tema

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

I gazawi stanno morendo per noi

02 Ottobre 2025
Si testa la tenuta dell’impunità concessa ai massacratori. Si trovano le strade per ridurre al silenzio la democrazia. (Raffaele Crocco)

2 ottobre 2025: Sosteniamo l’umanità

02 Ottobre 2025
Giornata internazionale della Nonviolenza: "Sta per andare a fondo. Bisogna salvarla. L’umanità è in pericolo. La nonviolenza può essere l’appiglio cui aggrapparsi: sosteniamo l’uman...

Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione

01 Ottobre 2025
Nell’estate-autunno 2025 alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. (Giacomo Cioni)

Video

Giustizia penale internazionale: intervista a Flavia Lattanzi