Iraq: oltre 7000 le vittime della guerra infinita

Stampa

Sono oltre 7000 le vittime civili in Iraq ed alcune stime parlano di 10mila civili uccisi. E, nonostante le vittoriose dichiarazioni di Washington sulla fine della guerra, le vittime continuano ad aumentare a causa delle truppe Usa e dei quotidiani attacchi da parte dei miliziani fedeli al regime. Episodi di violenza contro i militari americani si sono verificati nelle città di al-Mushahidah (25 Km a nord di Baghdad) e Ad Dujayl (55 Km a nord della capitale), dove sono stati feriti alcuni soldati.

Nel frattempo continua l'operazione "Desert Scorpion", che secondo i comandi Usa consisterebbe in una "manovra di combattimento e di misure umanitarie volta a colpire i fedeli di Saddam Hussein". Alcune cittadine vicine a Baghdad, come Khaldiyah e Ramadi, sono state teatro di perquisizioni, rastrellamenti ed arresti di persone accusate di "essere ribelli antiamericani e di nascondere delle armi". Secondo fonti di Peacelink la scorsa settimana a Rawah, a 400 km dalla capitale, cento civili iracheni avrebbero perso la vita durante un intervento statunitense.

E' evidente che le dieci settimane di caos che hanno seguito la caduta del governo di Saddam Hussein hanno minato le speranze americane di vedere gli iracheni obbedire facilmente agli ordini dei propri liberatori. Anche la stampa americana mainstream, che ha costantemente documentato gli sforzi delle proprie truppe per ristabilire l'ordine, si sta accorgendo che le cose non vanno secondo i piani.

Human Rights Watch ha lanciato un appello alle autorità Usa affinchè indaghino sull'uso eccessivo della forza esercitata a fine aprile dai militari americani contro i contestatori iracheni nella zona di al-Falluja (60 km a ovest di Baghdad), che sembra essere diventato il centro della resistenza anti-americana.

Fonti: Warnews, Peacelink, Inter Press Service, Human Rights Watch.

Ultime su questo tema

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

I gazawi stanno morendo per noi

02 Ottobre 2025
Si testa la tenuta dell’impunità concessa ai massacratori. Si trovano le strade per ridurre al silenzio la democrazia. (Raffaele Crocco)

2 ottobre 2025: Sosteniamo l’umanità

02 Ottobre 2025
Giornata internazionale della Nonviolenza: "Sta per andare a fondo. Bisogna salvarla. L’umanità è in pericolo. La nonviolenza può essere l’appiglio cui aggrapparsi: sosteniamo l’uman...

Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione

01 Ottobre 2025
Nell’estate-autunno 2025 alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. (Giacomo Cioni)

Video

Giustizia penale internazionale: intervista a Flavia Lattanzi