Iraq: mobilitazioni dagli Usa all'Italia

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L'incontro con la stampa tenuto dai componenti delle organizzazioni del Comitato assieme ai deputati del Forum per l'alternativa e dai senatori di Samarcanda ha ribadito che gli ultimi eventi squarciano definitivamente il velo sulla vera natura della missione italiana in Iraq. La presenza italiana in Iraq è un azioni di guerra e di repressione della popolazione al pari delle altre forze d'occupazione, in aperta violazione dell'articolo 11 della nostra Costituzione e del dispositivo votato in Parlamento. Altrettanto chiaro è che la data del 30 giugno per il passaggio della sovranità agli iracheni è solo una foglia di fico, l'ennesima bugia che ci viene raccontata per prendere tempo, mentre il governo già annuncia l'ulteriore proroga della missione.

I parlamentari presenti all'incontro si sono impegnati ad assumere una serie di iniziative urgenti tra cui: un incontro con Ciampi affinchè intervenga contro la palese violazione dell'articolo 11 della Carta; presentare nei due rami del Parlamento una mozione che vieti ai nostri militari in Iraq di intraprendere azioni offensive e di repressione delle manifestazioni popolari di protesta; sostenere la richiesta di una commissione di indagine parlamentare sul ruolo e le regole di ingaggio del nostro contingente. Il Comitato Fermiamo la guerra ha inoltre rilanciato fino al 25 aprile due settimane di mobilitazione permanente e diffusa in tutta Italia con bandiere e manifesti sui muri delle nostre città, presidi e sit-in, capillare opera di controinformazione e di verità. In partenza una delegazione internazionale raggiungerà Baghdad per portare il messaggio di una Pasqua di pace a nome dei movimenti di tutto il mondo. Infine, messaggi di amicizia ai cittadini di religione musulmana e di solidarietà per il bombardamento della moschea di Falluja verranno portati in tutte le moschee di Italia. Il primo di questi incontri sarà domattina, quando una delegazione del comitato si recherà alla moschea di Roma".

Anche la Coalizione americana A.N.S.W.E.R. lancia un appello di mobilitazione per le giornate dal 9 al 12 aprile affinchè si organizzino manifestazioni locali coordinate a livello nazionali nelle varie città per chiedere l'uscita delle truppe e degli Stati Uniti dall'Iraq e soldi per il lavoro, la scuola e la sanità- non per le guerre e le aggressioni militari. Negli Stati Uniti sono gia annunciate proteste a New York City, Washinton DC., San Francisco e Los Angeles.

Altre fonti: Comitato Fermiamo la guerra, A.N.S.W.E.R.

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