Il Forum Terzo Settore sul futuro dell'Iraq

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Porre fine all'occupazione militare dell'Iraq. E' quanto chiede il Forum Permanente del Terzo Settore, il cui Consiglio nazionale ha approvato un ordine del giorno in cui si specifica: "Ad un anno dallo scoppio della guerra in Iraq, il Forum Permanente del Terzo Settore ribadisce il proprio impegno per una politica di pace che in modo efficace possa avviare a soluzione i conflitti aperti in tante aree e regioni del pianeta sconvolte dalla violenza delle armi. Lo stato di guerra del pianeta è diventato insostenibile, una politica per la pace è necessaria e possibile".

Il Forum Permanente del Terzo Settore esprime inoltre la sua preoccupazione "per la situazione creatasi nel dopoguerra in Iraq. L'aggravarsi dell'instabilità seguita alla caduta del regime di Saddam e l'incapacità di darvi soluzione chiamano la comunità internazionale ad assumersi la responsabilità di una svolta netta di fronte ai pericoli innescati nell'area e nella situazione internazionale. La caduta di Saddam è stato un fatto positivo, ma non si giustifica la quantità di menzogne e di violazioni del diritto internazionale che si sono accumulati in questa drammatica vicenda. Tutto ciò rischia di diventare un ostacolo e non un'azione incisiva nella lotta al terrorismo internazionale, che non sopporta né rilassatezze, né avventurismi".

Si afferma, dunque, nell'ordine del giorno: "Deve essere posto termine all'occupazione militare dell'Iraq. L'ONU deve riassumere da subito la guida del processo di ricostruzione sociale, economica, politica e istituzionale di quel Paese, garantendo il ritorno alla piena sovranità del popolo iracheno, il rispetto della Carta delle Nazioni Unite, della Convenzione di Ginevra e anche della risoluzione 1515 approvata dal Consiglio di Sicurezza all'unanimità. Per questo c'è bisogno di una netta discontinuità nella condotta sinora assunta dalle truppe occupanti, di un pieno coinvolgimento dei Paesi Arabi e Islamici. Chiediamo al Governo e al Parlamento italiano di dare un segnale chiaro e importante in questa direzione e di agire coerentemente in tutte le sedi internazionali. Il Forum Permanente del Terzo Settore non solo non esprime contrarietà alle missioni di peace keeping, al contrario le auspica in questa come in altre situazioni di guerra dimenticate dall'opinione pubblica, dai media, dai Governi e dalle Istituzioni internazionali. Ma la presenza internazionale in Iraq va riportata nell'ambito del diritto internazionale e in un diverso e più positivo dialogo con tutti i protagonisti della vita di quel Paese. D'altra parte riaffermiamo la convinzione che si debba fare ogni sforzo per affrontare in modo efficace tutte le gravi questioni aperte in Medio oriente, a partire dal conflitto Israelo-Palestinese, rispetto al quale c'è bisogno di uno sforzo definitivo della comunità internazionale per imporre una pace giusta fondata sulla reciproca sicurezza e su due Stati per due popoli".
Il Forum Permanente del Terzo Settore "si riconosce nella piattaforma e nell'attività della Tavola della Pace e riafferma l'esigenza di un'azione unitaria insieme alla Tavola della Pace e all'Associazione Italiana delle ONG".

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