Coloni incendiano terreno coltivato su cui si deve esprimere la Corte

Stampa

Il 7 maggio 2004, circa alle ore 12, alcuni coloni dell'insediamento di Nashmonaeel hanno appiccato il fuoco su delle coltivazioni del vicino villaggio palestinese di Ni'lin, a nord ovest di Ramallah. Sul terreno in questione passerà il tracciato del Muro di Annessione, che l'attuale Governo israeliano sta costruendo. Su questa parte del tracciato del Muro si attende un parere di legittimità dell'Alta Corte d'Israele, per tale ragione al momento i lavori sono fermi. L'incendio è stato causato da alcune bottiglie incendiare "molotov" lanciate da coloni in più punti diversi. I danni sono stati contenuti grazie all'intervento degli abitanti palestinesi giunti sul luogo verso le ore 14. Dopo 4 ore di lavoro con secchi sono riusciti a domare l'incendio. Un ritardo negli interventi avrebbe causato la distruzione dell'intera area agricola interessata dal tracciato del Muro, dato il clima arido di questa stagione che favorisce il diffondersi delle fiamme.

Nonostante l'intervento il terreno in questione ha subito danni considerevoli alle coltivazioni di ulivo e grano. Gli abitanti del villaggio hanno chiamato la polizia israeliana, responsabile per questi fatti nei luoghi sotto occupazione militare. Mentre i proprietari del terreno denunciavano il fatto alla polizia, è giunto da una strada dell'insediamento, un colono con in mano una "molotov". Alle accuse dei palestinesi, questi ha sostenuto di aver trovato poco distante la bottiglia e di non essere l'autore del fatto, aggiungendo però che era d'accordo con gli autori e che i palestinesi se ne devono andare da quella terra perché non appartiene a loro. La polizia ha creduto alla versione dell'uomo e non lo ha fermato nonostante la richiesta in questo senso da parte dei proprietari del terreno. Domenica 9 maggio i proprietari del terreno danneggiato si sono recati presso l'ufficio di polizia dello stesso insediamento di Nashmonaeel per redigere regolare denuncia del fatto.

Nel villaggio palestinese di Ni'lin, finora la popolazione ha contrastato la costruzione del Muro con manifestazioni pacifiche e nonviolente, incontrando una dura e violenta reazione dell'esercito. Al momento l'attuale progetto del tracciato del Muro toglierebbe ai legittimi proprietari molti terreni coltivati, spesso unica sicurezza economica per le famiglie. I proprietari dei terreni chiedono che il Muro venga costruito sull'attuale recinzione del vicino insediamento di Nashmonaeel in modo da preservare dalla sicura distruzione le loro coltivazioni. Infine occorre ricordare che a giugno si attende la sentenza della Corte di Giustizia dell'Aia, a cui la maggioranza degli Stati membri dell'Assemblea delle Nazioni Unite ha chiesto di esprimersi sulla legalità del Muro secondo le leggi internazionali.

Fonte: Operazione Colomba

Ultime su questo tema

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

I gazawi stanno morendo per noi

02 Ottobre 2025
Si testa la tenuta dell’impunità concessa ai massacratori. Si trovano le strade per ridurre al silenzio la democrazia. (Raffaele Crocco)

2 ottobre 2025: Sosteniamo l’umanità

02 Ottobre 2025
Giornata internazionale della Nonviolenza: "Sta per andare a fondo. Bisogna salvarla. L’umanità è in pericolo. La nonviolenza può essere l’appiglio cui aggrapparsi: sosteniamo l’uman...

Dossier - Riconoscere la Palestina: perché il mondo sta cambiando posizione

01 Ottobre 2025
Nell’estate-autunno 2025 alcuni tra i più rilevanti Paesi occidentali hanno deciso di riconoscere lo Stato di Palestina. (Giacomo Cioni)

Video

Giustizia penale internazionale: intervista a Flavia Lattanzi