Afghanistan: ancora scontri e violazioni

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Più in sordina che in passato, in Afghanistan continuano gli scontri tra contingenti della forza "Enduring Freedom" e gruppi armati afghani. In questo clima di tensione, decine i morti solo nelle ultime settimane, sono molti gli appelli di associazioni a non dimenticare il rispetto dei diritti umani.

Tra questi l'appello dell'Associazione Per i Popoli Minacciati (APM) che ha chiesto che la programmata estensione geografica oltre i limiti della capitale Kabul del mandato delle
Truppe Internazionali di Protezione (ISAF) in Afghanistan implichi un maggiore rispetto dei diritti umani nel Paese.

L'APM è inoltre preoccupata dell'appoggio che a suo avviso la Comunità Internazionale sta fornendo a Ismail Khan, 'signore della guerra' di Herat. In un comunicato stampa si sottolinea come l'invio di soldati tedeschi nell'area ha senso solo se essi effettivamente imporranno il rispetto di alcuni fondamentali diritti sino ad ora violati e non tollerino quello che l'APM definisce come "il dominio di terrore di Khan" che, sempre secondo l'APM, "è responsabile della messa in fuga degli appartenenti al gruppo dei Pashtun, proibisce l'accesso scolastico alle ragazze, sopprime la libertà d'opinione e in modo arbitrario ordina l'arresto e la tortura degli oppositori al suo regime".

In questa situazione di instabilità è rischioso rimandare rifugiati e richiedenti asilo afghani di nuovo in Afghanistan. Lo denuncia Human Rights Watch in particolare in un documento che prende in considerazione la situazione dei rifugiati afghani in Australia. "Le autorità australiane ritengono che l'Afghanistan sia oramai sicuro per il rientro ma non è così" denuncia Alison Parker, esperto di protezione dei rifugiati presso HRW "Le forze di sicurezza e le bande armate continuano a violare in modo sistematico i diritti umani. Questo non è un ambiente adatto al rientro dei rifugiati". HRW ha per questo invitato il governo australiano a rispettare gli standard internazionali per quanto riguarda la protezione di sfollati e rifugiati.

Fonti: Associazione Popoli Minacciati, Rai News 24, Human Rights Watch;

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