La mappa dell'odio su twitter: Milano e Roma capitali dell'intolleranza

Stampa

Il Vox-Osservatorio Italiano dei diritti ha realizzato un'utile 'mappa dell'odio' su twitter, per tracciare in quali zone d'Italia il numero di haters che sparge quotidianamente veleno sul social network - preferito da Trump e Salvini, guarda caso - è più alto. 

Dall'analisi di oltre 6milioni e mezzo di tweet tra marzo e maggio 2018 con sei parole chiave - donne, omosessuali, immigrati, diversamente abili, ebrei e mussulmani - è risultato evidente che i tweet contro i migranti sono aumentati di parecchio: dal 32% di tweet d'odio nel 2017 si è passati al 36%, che vuol dire che un italiano ogni tre twitta con una certa regolarità odio contro gli immigrati, ebrei e mussulmani.

Va un po' meglio per gli omosessuali: dai 35.000 tweet intolleranti ai 22.000 nel periodo preso in esame, dato che il Vox interpreta come conseguenza del passaggio della legge sulle unioni civili. 

Particolarmente interessanti sono le 'mappe termografiche', ossia delle mappe che indicano in rosso dove è maggiore la concentrazione di hater: l'area di Milano è rosso fuoco, seguita da Roma, Firenze, Torino, Bologna e Genova, a conferma che è nelle grandi città del nord che l'odio trova terreno fertile. Secondo Vox, dalla mappa risulta che lì dove c'è una maggiore concentrazione di migranti l'intolleranza diminuisce, a dimostrazione che esiste una correlazione inversa tra presenza sul territorio e l'insorgere dei fenomeni d'odio. Conoscere il problema, insomma, aiuta a far diminuire l'intolleranza. 

Male la situazione per le donne: i tweet misogini sono ancora al top della classifica degli argomenti preferiti degli hater. 

La mappa evidenzia anche che a un aumento dei tweet violenti corrisponde però una diminuzione dei profili Twitter, il che, per i ricercatori, "parrebbe indicare una sorta di estremizzazione online dell'odio". Ci sono meno twittatori, ma sono però in grado di "monopolizzare e viralizzare l'intolleranza via social, con un pugno di odiatori seriali e professionali in grado di ottenere un effetto pervasivo sulle comunicazioni e le interazioni in rete".

Da Globalist.it

Ultime su questo tema

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Basta guerra fredda!

30 Agosto 2025
Il recente vertice di Anchorage ha aperto spiragli per un futuro meno segnato da conflitti e contrapposizioni. (Alex Zanotelli e Laura Tussi)

Il lavoro delle Ong nel Mediterraneo, tra minacce e ostruzionismo

29 Agosto 2025
Dopo l’attacco alla Ocean Viking, abbiamo intervistato Sara, Protection officer a bordo della nave Humanity 1. (Maddalena D´Aquilio

Global Sumud Flotilla: resistere per esistere

29 Agosto 2025
Dal Mediterraneo a Gaza: la più grande flottiglia civile mai organizzata per denunciare il genocidio e portare solidarietà al popolo palestinese. (Articolo 21)

Un No al Ponte con ventiquattromila baci

27 Agosto 2025
Prima di sapere se il Ponte crollerà o non crollerà, per la gente del posto sarebbe prioritario comprendere se riuscirà ancora a vivere e a respirare. (Jacobin Italia)

Video

Charlie Chaplin: "Il Grande Dittatore"