Niente quarantena per gli F-35. Il virus non ferma la produzione

Stampa

Foto: Unsplash.com

Da giorni ormai l’Italia è paralizzata. Le strade sono deserte e sia a destra che a sinistra le serrande dei negozi sono abbassati. Il governo, d’altronde, è stato chiaro: restano aperte soltanto le attività primarie, fondamentali in un periodo di epidemia. Non meraviglia allora che tanti si siano stupiti alla notizia che, dopo un imponente lavoro di “pulizia e igienizzazione”, lo stabilimento di Cameri, in provincia di Novara, abbia riaperto i battenti. Parliamo, per chi non lo sapesse, del polo diretto da Leonardo per la produzione dei tanto discussi caccia F-35. In pratica, oggi in Italia accanto a farmacie, edicole, alimentari è garantita anche la produzione di cacciabombardieri. “Nulla di nuovo sotto il sole – commenta Francesco Vignarca, portavoce della Rete per il Disarmo – Alcune cose sembrano non essere toccate dall’emergenza. L’industria delle armi è come se vivesse in una bolla: qualunque cosa accada, la produzione non si ferma”. E non si ferma neanche se anche i report pubblicati nell’ultimo periodo continuano a sottolineare buchi, carenze, difetti degli aerei.

Il quadro finale, dunque, racconta di una produzione che sfida anche il Covid-19 per realizzare un caccia che comunque fa acqua da tutte le parti. Come ricorda ancora Vignarca, “un documento recente (28 febbraio scorso, ndr) ottenuto dal Pogo (Project On Government Oversight, ndr) rivela che il programma sta attualmente affrontando 883 difetti di progettazione irrisolti. Di questi non si ha in programma di correggerne oltre 160”. Numeri che lasciano più di qualche perplessità, specie se si pensa – come qualcuno ricorderà – che nel frattempo il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, col placet del governo tutto, solo pochi mesi fa ha dato l’ok alla Fase 2 del programma, che prevede la prima parte della produzione di serie e l’acquisto per l’Italia di 27 nuovi caccia. Ma non è finita qui.

Come spiega ancora il portavoce della Rete per il Disarmo, soltanto pochi giorni fa è stato pubblicato un secondo report, questa volta dal Gao (Government Accountability Office), in cui si evidenziano corpose perplessità pure su Alis: “Parliamo cioè del ‘cervello’ che renderebbe l’F-35 diverso e superiore rispetto al passato: il sistema che garantisce il volo computerizzato”. Ebbene: questo sistema non funziona. Semplicemente. Tanto che la Lockheed Martin ha in mente di realizzare un rimpiazzo di questo sistema (e su cui già si starebbe lavorando) e sostituire l’Alis a partire dal 2022. Insomma, si sta producendo un aereo che per buona parte probabilmente non potrà essere operativo. O, perlomeno, non potrà esserlo come si sperava inizialmente... 

Segue su: Lanotiziagiornale.it

Ultime su questo tema

La maggioranza dei Paesi del mondo ora sostiene il Trattato di proibizione delle armi nucleari TPNW

03 Ottobre 2025
Gli Stati firmatari del TPNW sfidano la dottrina della deterrenza, considerandola una minaccia per tutti i Paesi e un ostacolo al disarmo nucleare, un obiettivo che gli stessi Stati dotati di...

Sindaci, cittadini e lavoratori portuali contro le armi

25 Settembre 2025
Ravenna, Genova, Trieste e Sardegna dimostrano che la responsabilità civile e istituzionale può trasformarsi in azione concreta contro la guerra. (Laura Tussi)

La guerra organizza l’accumulazione del capitale

06 Agosto 2025
La complessità della situazione attuale risiede nella sovrapposizione di vari tipi di guerre che tuttavia hanno obiettivi simili, tutte mirano allo stesso obiettivo: attaccare e sfollare le po...

Da inizio Legislatura approvati nuovi programmi militari per 42 miliardi

01 Agosto 2025
Dal Parlamento il via libera all’avvio di spese militari dal valore complessivo di oltre 42 miliardi e impegni finanziari pluriennali per 15 miliardi, con impegni annuali superiori al miliardo...

Il nucleare civile e militare. Le contromisure dei pacifisti

21 Luglio 2025
I pacifisti soprattutto si oppongono all'uso del nucleare sia per scopi civili che militari per diverse ragioni ad esempio per i rischi per la sicurezza. Infatti la gestione del materiale nucleare...

Video

Control Arms: per un Trattato mondiale sul commercio di armi