La Top 100 delle aziende delle armi

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Chi sono, a chi vendono e quanto fatturano le cento maggiori aziende produttrici di armi nel Mondo? Il rapporto ‘The Sipri top 100 arms‑producing and military services companies’ redatto dal Sipri (Stockholm International Peace Research Institute, Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma) riferito all’anno 2018 e pubblicato nel dicembre 2019, ci fornisce un quadro esauriente per rispondere a queste domande.

La Sipri Top 100 ha rilevato che nel 2018 le vendite di armi e servizi militari delle 100 aziende più rilevanti hanno raggiunto i 420miliardi di dollari, con un aumento del 4,6% rispetto all’anno precedente (le cifre escludono la Cina, vedi Chi fa cosa) e il 47% in più rispetto al 2002.

Come succede ogni anno dal 2002 nella Top 100 Sipri la stragrande maggioranza delle società quotate nella classifica hanno sede negli Stati Uniti, Europa e Russia, con gli Usa che possiedono di gran lunga il numero più alto delle società elencate.

Gli Stati Uniti alla guida

Le vendite delle prime 100 aziende con sede negli Stati Uniti sono aumentate del 7,2 per cento nel 2018. In questo anno, per la prima volta dal 2002, le prime cinque aziende hanno tutte sede negli Stati Uniti e contano su vendite per 148miliardi di dollari, il 35% del totale delle prime 100. Le aziende classificate dal 6 al 10 rappresentano invece il 15% del totale.

Lockheed Martin è di gran lunga il più grande produttore di armi al mondo: nel 2018 le sue vendite  sono aumentate del 5,2 per cento rispetto all’anno precedente. L’azienda occupa la prima posizione in Top 100 dal 2009. Un driver importante delle maggiori vendite di armi di Lockheed Martin nel 2018 è stata un aumento delle consegne di aerei da combattimento F-35 negli Stati Uniti e in altri Paesi. La seconda azienda è la Northrop Grumman, le cui vendite sono aumentate del 14% nel 2018, raggiungendo i 26,2 miliardi di dollari. La crescita delle vendite di armi di 3,3miliardi è stata la più grande di qualsiasi società elencata nel Top 100 per il 2018 ed è stata guidata dall’acquisto di missili balistici e sistemi di difesa missilistica.

E nel Vecchio Continente?

Segue su: Atlanteguerre.it

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