Italia: Taranto diventa base della Nato

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"Quello che gli americani già sanno e che gli italiani non devono sapere" è il titolo del dossier presentato da Peacelink a Taranto il 9 febbraio presso la sede del Wwf. La documentazione contiene l'intera mappa della nuova Nato in Europa e smentisce - sostiene l'associazione pacifista Peacelink - le voci di una possibile destinazione della Sesta flotta Usa in Turchia per assenza allo stato attuale di comandi navali della Nato certificati HRF (High Readiness Force). "L'unica sede candidata ad accogliere la Sesta Flotta Usa nella sua veste di comando Nato, denominato Comstrikforsouth, è pertanto Taranto", affermano gli autori dello studio.

L'associazione

dichiara di aver effettuato uno studio incrociato su documenti ufficiali del Pentagono non secretati e da questi evince che Napoli rimane il Quartier Generale Usa delle forze d'attacco e di supporto nonché delle forze sottomarine della regione meridionale; Milano diviene il Quartier Generale Usa delle Forze di pronto intervento terrestre; Taranto sarà il Quartier Generale Usa delle Forze di pronto intervento marittimo delle forze navali. Il destino di Taranto - dichiara Peacelink - viene deciso senza darne alcuna informazione ufficiale al Parlamento, neppure alle commissioni difesa.

Nel 2000 Peacelink aveva promosso il piano di emergenza nucleare per Taranto e aveva scoperto, esibendo documentazione non secretata del Pentagono, l'installazione nella base di Taranto del sistema americano di comando e spionaggio satellitare C4i. "Abbiamo paura di un incidente nucleare in mare. Già nel 1968, nel 1975 e nel 2000 vi sono stati incidenti e si è arrivati ad un passo dalla catastrofe. Non accettiamo il rischio nucleare militare".

Il comitato di Scanzano, "Scansiamo le scorie", ha dato pieno sostegno alla mobilitazione tarantina. Il movimento contro la base si è dato appuntamento per mercoledì prossimo a Taranto. [RB]

Altre Fonti: Tarantosociale

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