Gli “altri” problemi della Colombia

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Avevamo concluso l’articolo precedente accennando al fatto che in Colombia ci sia poco entusiasmo per il processo di pace con le Farc. La gente pensa (anche ad altro). In alcune regioni si vivono conflitti laceranti di cui quasi sempre le agenzie di stampa internazionali non parlano. Incandescente la situazione nei dipartimenti del Chocó e di Buenaventura sulla Costa del Pacifico. Le drammatiche caratteristiche di quelle zone sono povertà estrema, attività minerarie illegali, distruzione dell’ecologia ambientale, paramilitari, corruzione, violazioni dei diritti umani, assenza dello stato.

Il nuovo ministro degli interni Rivera sta cercando di risolvere tale emergenza dopo quasi un mese di sciopero nel Chocó che ha quasi l’80 % degli abitanti con necessità di base insoddisfatte, migliaia di famiglie senza acqua potabile fissa in casa, in pieno secolo XXI. La protesta riguarda la non adempienza del governo degli accordi del 2016 che prevedevano la costruzione di un ospedale, migliorare il servizio pubblico di acqua ed energia elettrica, pubblicare una mappa del Chocó attualizzata, garantire la sicurezza del dipartimento nel quale operano i paramiltari dell’AUC (Autodefensas Gaitanistas de Colombia). A Buenaventura c’è stata la cronaca di uno sciopero annunciato. L’80% della popolazione è povera, il 70% è senza lavoro, quasi il 20% non sa né leggere né scrivere. C’è il tasso di mortaltà più alto della Colombia. Non c’è un ospedale. Il 71% della popolazione ha acqua da 4 a 8 ore al giorno. Le scuole sono in pessimo stato.

Lo stato ha mostrato solo i muscoli con violenti interventi della ESMAD (Escuadrón Móvil Antidisturbios) che cerca di ripristinare via d’accesso con moltissimi camion bloccati senza possibilita’ di raggiungere il principale porto del pacifico, bonaventura. Il nuovo ministro degli interni Rivera ha firmato un accordo – raggiunto anche grazie alla mediazione di Mons. Dario Monsante, Arcivescovo di Cali – che prevede anche la costruzione di un nuovo ospedale, scuole e opportunitá produttive per una regione afro-colombiana storicamente dimenticata. Il telegiornale CMI del 30 giugno mostra un reportage sugli asili e comunitá dove sono ospitati decine di bambini in situazione di affidamento a Buenaventura: non hanno acqua potabile permanente, dove le temperature arrivano ai 40 gradi....

Va ricordato che le Madri Comunitarie (che dallo Stato ricevono in affidamento 4-6 bambini ciascuna) hanno perso la battaglia per ottenere il riconoscimento di un salario stabile per il loro servizio e soprattutto prestazioni, pensione ecc. Il presidente Santos ha dato il veto a una decisione del Parlamento Nazionale in favore delle madri Comunitarie, che aveva visto la lidership dei parlamentari di sinistra Alexander Lopez, Alirio Uribe e Angela Robledo (giá decana della facoltá di psicologia della Pontificia Universitá Javeriana di Bogotá); “lo stato andrebbe in fallimento se pagasse arretrati, stipendi e contributi per la sanitá e pensione alle madri comunitarie” ha spiegato il Premio Nobel della Pace Juan Manuel Santos.

Tra il 14 e il 20 maggio 2017, nell’arco quindi di una settimana, sono stati registrati otto nuovi casi di bambini morti per denutrizione e, secondo l’Istituto Nazionale della Salute, il 40% di questi a Chocó e la Guajira. Nei dipartimenti di Córdoba, Meta e Nariño, informa il quotidiano Avvenire, la percentuale di queste morti premature è arrivata al 75%. Tra le persone colpite ci sono bambini indigeni, afrocolombiani e minori di un anno. Il dipartimento dove si registra il tasso minore di denutrizione è Antioquia. Inoltre, il tasso di mortalità di denutrizione nazionale è di 0,3 morti ogni 100 mila minori di cinque anni.

Per combattere la morte per denutrizione infantile in queste regioni come Chocó e la Guajira, se ne doveva occupare Il Procuratore Nazionale Anticorruzione Luis Gustavo Moreno Rivera che aveva aperto varie indagini per la corruzione nel programma di mensa e alimentazione scolastica, documentato da El Espectador del 2 luglio 2017. Ma lo stesso Rivera, classe 1981, laureato come avvocato solo nel 2007, una carriera fulminante per i suoi appoggi politici, viene arrestato proprio per corruzione il 27 giugno scorso per una mazzetta di 10.000 dollari per aiutare nei processi giudiziari l’ex governatore Alejandro Lyons, accusato di corruzione.

Le menti raffinatissime ci riportano alla cifra magica dei 10.000 dollari. Questo mese di giugno il Parlamento Colombiano ha approvato l’aumento dello stipendio dei deputati e senatori a ben 29.500.000 pesos, praticamente 10.000 dollari mensili, tra i piú alti del continente, molto stridente rispetto ai 2,5 dollari che costa un pranzo per i settori popolari, molto stridente rispetto ai 1.200 euro che guadagna mensilmente il Presidente della bolivia, Evo Morales.

Ma ricordate... non ci sono soldi dello stato per pagare i contributi pensionistici alle madri comunitarie... Insomma in Colombia la corruzione e la gestione del denaro pubblico sono all’ordine del giorno quanto la trattativa con la guerriglia delle Farc. 

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