Giappone: tribunale popolare condanna Bush per crimini di guerra

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Il 'Tribunale criminale internazionale per l'Afghanistan' (ICTA) di Tokyo ha giudicato il presidente USA George W. Bush "colpevole di crimini di guerra" per i bombardamenti indiscriminati sulla popolazione civile dell'Afghanistan durante le operazioni militari del 2001. L'ICTA, un tribunale popolare composto da membri di varie nazioni, ha emesso la sentenza dopo due anni di indagini, otto ispezioni in Afghanistan e venti sedute pubbliche. Lo riporta un articolo del Japan Times che sottolinea come Bush sia stato ritenuto colpevole in quanto "comandante in capo delle operazioni militari americane in Afghanistan".

"Bush ha giustificato l'intervento militare in Afghanistan come 'legittima difesa', ma secondo la legge internazionale chi attua la legittima difesa deve porre attenzione nell'obiettivo della propria azione; cosa che l'esercito americano non ha fatto sia usando bombe di enorme potenza come le Daisy Cutter, le bombe a grappolo e all'uranio impoverito, sia bombardando indiscriminatamente la popolazione civile" - ha dichiarato al giornale nipponico Robert Akroyd, avvocato britannico già direttore del Centro di studi legali dell'Università di Aston in Gran Bretagna, e uno dei quattro giudici del tribunale popolare ICTA.

Secondo uno studio del prof. Marc Herold, docente di Economia all'Università del New Hampshire, sono stati più di 3500 i civili uccisi dai bombardamenti americani in Afghanistan. Lo studio del prof. Herold sottolineava come "l'elevato numero di morti civili afghani è una conseguenza diretta della decisione di impiegare principalmente bombardamenti aerei da alte quote, di colpire le infrastrutture urbane e di attaccare ripetutamente città e villaggi ad alta densità di popolazione"; é stata cioé "una scelta consapevole al fine di non mettere a rischio le vite di piloti e soldati americani e inglesi, sacrificando invece un numero elevatissimo di vite sul terreno: ma non dei loro nemici dichiarati, i Talebani, ma di civili afgani".

Il 'Tribunale criminale internazionale per l'Afghanistan' (ICTA), un tribunale popolare promosso dal prof. Akira Maeda, docente di legge internazionale alla Zokei University di Tokyo, ha iniziato i suoi lavori a Tokyo nel dicembre 2002 svolgendo otto ispezioni in Afghanistan e venti sedute pubbliche sulla base che "non vi è organizzazione internazionale che stia giudicando l'attività militare americana in Afghanistan a partire dall'ottobre 2001".

Nella dichiarazione finale, il Tribunale ha fatto raccomandazioni per la compensazione delle famiglie delle vittime dei bombardamenti, per la messa al bando degli ordigni all'uranio impoverito proponendo l'istituzione di un trattato internazionale che ne proibisca la produzione, lo stoccaggio e l'uso così come avvenuto col trattato di Ottawa per le mine antipersona.

Il Tribunale non ha il potere legale di punire i colpevoli, ma rappresenta un'istanza della società civile internazionale con una lunga tradizione iniziata dal filosofo britannico Bertrand Russell durante la Guerra del Vietnam, continuata nel 'Tribunale sui crimini della Guerra del Golfo' presieduto dal giudice americano Ramsey Clark e dal 'Tribunale sui crimini dell'esercito giapponese verso le donne' tenuto a Tokyo nel 2000.

Tra gli altri tribunali popolari in programma ricordiamo il 'Tribunale mondiale sulla guerra in Iraq' e il Bertrand Russell Tribunal sulle politiche militari imperiali dell'amministrazione Bush che svolgerà le udienze dal 14 al 17 aprile a Les Halles in Brussels e sarà presieduto dal prof. Fran㧀ois Houtart, uno dei fondatori del Forum Mondiale di Porto Allegre. [GB]

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