Cina: nuovi affari con America Latina, tensione con Taiwan

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Il presidente cinese Hu Jintao ha saluta come un successo il suo primo viaggio in America Latina in quanto "ha favorito un'espansione dei legami commerciali con i paesi sudamericani e ha rafforzato l'idea che i movimenti indipendentisti di Taiwan sono una minaccia per la regione pacifico-asiatica" - riporta l'agenza Asianews. Nel corso del vertice 39 compagnie cinesi hanno siglato accordi commerciali, economici e finanziari con i Paesi sudamericani; molti di questi riguardano la fornitura di energia e materie prime necessarie per sostenere la crescita dell'economia cinese.

Più controversa invece la questione con Taiwan. Tracciando un bilancio della 12 giorni in Brasile, Argentina, Cile e Cuba, il ministro cinese degli esteri Li Zhaoxing ha sostenuto di aver ricevuto l'appoggio generale sulla questione Taiwan, ma non ha voluto commentare l'incontro fra Hu Jintao e il presidente americano George Bush al forum Apec in Cile. Durante il vertice, il presidente Hu Jintao ha parlato anche con il delegato di Taiwan, Lee Yuan-Tse, ma non si sono registrati progressi significativi nei rapporti fra le parti.

Diversi gli episodi hanno contribuito di recente a surriscaldare la situazione nello stretto. In risposta all'ordine dato dal presidente taiwanese, Chen Shui-bian, al Kuomintang (il partito d'opposizione filo cinese) di cambiare il suo simbolo perché simile a quello della bandiera cinese, la Cina ha comunicato che se Taiwan "continua a premere per l'indipendenza, il conflitto armato sarà inevitabile" - informa sempre l'agenzia di stampa Asianews. Secondo la Cina, il presidente taiwanese e i suoi sostenitori, "stanno tentando di sfruttare il fatto che i connazionali della madrepatria focalizzano la loro energia nella crescita economica e nella preparazione dei Giochi olimpici del 2008".

A metà novembre, il presidente taiwanese Chen Shui-bian ha annunciato che, se vincerà le lezioni legislative del prossimo 11 dicembre, chiederà di nuovo l'ammissione di Taiwan alle Nazioni Unite. Secondo la Carta dell'Onu, solo uno Ssato indipendente può far parte dell'organismo internazionale. La Cina ha giudicato "compromettenti la pace" anche i tentativi di promuovere una specifica cultura taiwanese con la creazione di manuali di storia dell'isola e differenti dipartimenti di ricerca nelle università. Chen Shui-bian, sostenitore dell' "identità taiwanese", ha dichiarato che i prossimi due anni saranno decisivi per la ripresa del negoziato.

Pechino rimane convinta, che le dichiarazioni di Taiwan non siano solo parte della campagna elettorale per le legislative del prossimo 11 dicembre, ma nascondano velleità indipendentiste, contro le quali la Cina sta cercando di stabilire alleanze internazionali. La Cina ha 5000 missili puntati verso Taiwan e sta stringendo accordi in campo militare con vari Paesi tra cui l'Italia.". [GB]

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