Aumentano le spese militari

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Anche quest'anno aumentano le spese militari: quasi un miliardo di euro in più (oltre il 5%) rispetto al 2004, al quale va aggiunto anche 1,2 miliardi di un fondo speciale per le spese delle missioni militari all'estero. Le proposte di Sbilanciamoci di riduzione delle spese militari sono state presentate con il Rapporto sulla Finanziaria 2005 il 14 ottobre alla Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati, a Roma. Padre Angelo Cavagna ha deciso di riprendere il "Digiuno rigoroso a tempo indeterminato salvo la vita" il giorno stesso in cui prenderà l'avvio la discussione parlamentare della legge Finanziaria. Il digiuno aperto a tutti i si propone vari obiettivi tra cui la riduzione di "almeno il 10% delle spese militari nel 2005", per arrivare ad una riduzione del "50% nel 2010". Per questo il GLT nonviolenza della Rete di Lilliput ha deciso di sostenere queste richieste con iniziative di informazione e pressione attraverso incontri e azioni nonviolente.

Per coinvolgere le persone e le realtà locali è stata scritta dal GLT nonviolenza della Rete di Lilliput una lettera tipo che è possibile scaricare da qui.

Il rapporto 2005 di Sbilanciamoci! è scaricabile dal sito della campagna. Il documento è in formato .pdf e pesa 1 megabyte.

PERSONALE MILITARE

La metà del bilancio della funzione difesa si riversa sulle spese per il personale 8.028 milioni di euro per il 2005 con un incremento del 6,5% rispetto all'anno precedente, dove solo il capitolo sul personale in ferma prefissata è passato da 807 milioni di euro a 994 milioni di euro, con un salto in avanti del 23,1%. Le spese sono destinate a continuare a crescere, perchè l'unica possibilità di sopperire alle scarse vocazioni che ispira il servizio militare non si può fare altro che aumentare lo stipendio o dare incentivi come la garanzia del posto di lavoro o della casa. Proprio sugli incentivi si gioca un altro aspetto negativo. Infatti nel provvedimento di anticipo della fine della leva viene garantita ai volontari in ferma prefissata la totalità dei posti messi a concorso nelle carriere iniziali delle forze di polizia ad ordinamento civile e militare e della Croce Rossa. Questo da un lato viola l'articolo 51 della Costituzione sulla parità di accesso ai pubblici uffici e dall'altro crea una pericolosissima militarizzazione della società. Infatti è prevista anche una corsia preferenziale in altri settori dello Stato e sono in corso accordi con le principalintari, quindi sostanzialmente si dimezzano i giovani impegnati in questo settore ormai cruciale per la difesa del paese.

Il bilancio della difesa quest'anno raggiunge la cifra record di 20.793 milioni di euro, con un incremento del 5% in termini monetari, ed un 3,4% in termini reali rispetto all'anno precedente quando è stato di 19.811 milioni di euro. Nel bilancio sono incluse le pensioni provvisorie (365 milioni di euro), le funzioni esterne, attività non strettamente collegate ai compiti istituzionali della difesa (236 milioni di euro), la funzione sicurezza con l'arma dei carabinieri, che comunque è divenuta la quarta forza armata (4.982 milioni di euro) ed infine la Funzione difesa (15.208 milioni di euro).

La Funzione difesa è passata dai 14.148 milioni di euro del 2004 ai 15.208 del 2005, con un incremento del 7,5%, rappresentando l'1,079 del P.I.L. Di questi 8.028 milioni di euro sono destinati al personale, con un incremento rispetto allo scorso anno del 6,5%, 3.771 milioni di euro all'esercizio,cioè manutenzione e supporto, con una crescita del 10,6% e 3.409 all'investimento, quindi all'acquisizioni di sistemi d'arma, con un incremento rispetto al 2004 del 6,5%.

Fonte: Campagna Sbilanciamoci

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