16-18 aprile, Brescia: ExPa, Esposizione di Pace

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ExPa - osservatori di pace

ExPa: una "fiera" della Pace di tre giorni (16\17\18 aprile) nel cuore della città di Brescia, simbolo della produzione armiera leggera italiana (80% di tutta la produzione nazionale e terza produttrice mondiale) oltre che di alcuni siti di produzione bellica pesante.

Tutti i cittadini/e e le associazioni che desiderano sinceramente la pace sanno che non si tratta di un obbiettivo da raggiungere ma di un impegno a costruire, giorno per giorno, scelte sociali, economiche e di relazione tra gli uomini e le donne basate sull'equità, la giustizia, la solidarietà. Ad ExPa mostreremo, dimostreremo, esporremo le nostre istanze di pace, indicheremo quale mondo vogliamo. Un mondo fatto di scelte già in costruzione, possibili già oggi, per ognuno/a di noi.

Ad ExPa esporremo a tutta la cittadinanza le scelte nel campo della produzione, del consumo, della finanza etica, nell'uso delle risorse energetiche, nel rapporto con l'ambiente. In particolare mostreremo l'impegno degli autentici operatori di Pace: persone disarmate che lavorano per la costruzione del dialogo e allo scambio fecondo tra popoli e culture differenti. Persone che hanno diretta esperienza degli effetti devastanti che le armi producono sulla società e sulle persone.

Ad ExPa vogliamo rilanciare con forza una prospettiva e una scelta obbligatoria per incamminarsi con credibilità versa la costruzione di un mondo di Pace: la scelta del Disarmo.

ExPa si svolgerà negli stessi giorni di "Exa", l'esposizione internazionale di armi leggere, terza per importanza nel mondo. Questa mostra non può essere il fiore all'occhiello della nostra città, che si proclama "di pace". Una mostra che espone non solo armi sportive, ma anche armi per corpi speciali, che vengono usate - anche se non sono dichiarate "belliche" - nelle guerre in corso in gran parte del mondo, armi da difesa personale, armi e strumenti antisommossa, usate per la repressione del dissenso. Una mostra che non può essere la suggestione per un'economia di giustizia e di produzione nazionale, non può essere un esempio di civiltà.

Exa è la vetrina di armi leggere, quelle che Kofi Annan, il Segretario Generale dell'ONU, ha definito armi di distruzione di massa. In quella mostra è palpabile il tentativo di proporre alla società una cultura precisa: quella delle armi. Il modo più distruttivo per difendersi, il modo migliore per ledere la vita e la dignità che spetta a tutti/e noi.

Con Exa non vi può essere spazio per una scelta di disarmo. La "cultura" che da quell'ambito si diffonde è quella che ha come strumento l'uso della violenza e della repressione del dissenso.

Exa è di fatto un salotto buono per far passare l'idea che è giusto drenare risorse economiche dall'intervento sociale (sanitario, previdenziale, solidale) per spostarle sul riarmo civile e militare, in nome della sicurezza e della difesa dal terrorismo.

Per questo proponiamo a tutte le persone "in cammino" verso la Pace, a tutte le realtà "in movimento" verso un mondo migliore, una tre giorni alternativa al modello della globalizzazione economica neoliberista. Un modello che dove non arriva con le lusinghe - sempre più distruttive e disastrose - dell'arricchimento facile e alla portata di tutti/e, ha scelto la guerra come "strumento" privilegiato per imporre le proprie prepotenti scelte.

"Da se stesse le armi tentano gli uomini" (Omero, Odissea, XIX, 13)

Con volontà di pace e di giustizia un caro saluto

e-mail ( [email protected]) oppure telefonicamente: (335 693 59 90)

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