Korogocho: Festival delle arti e centro per alcolisti

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Il giorno di Pasqua all'interno della baraccopoli di Korogocho presso la struttura di St. John è stato organizzato il primo Festival internazionale delle arti, un festival di artisti e giovani professionisti - acrobati, musicisti, danzatori. Considerate le spiccate doti artistiche dei ragazzi dello slum, lo spettacolo offerto ai partecipanti è stato sicuramente di alto livello. "L'intento della manifestazione intitolata Artists United for a New Korogocho - ha spiegato alla Misna padre Daniele Moschetti, missionario comboniano che in questo 'slum' della capitale keniana vive e lavora,- è far emergere i tanti talenti artistici presenti in quest'area, oltre ad accrescere la consapevolezza sulle questioni ambientali e relative ai diritti umani della popolazione urbana povera, per modificare l'immagine pubblica negativa che in genere si ha di Korogocho. E' un modo per far 'risorgere' questa gente così maltrattata e, per farlo, abbiamo scelto apposta la giornata della Risurrezione".

Al Festival di domenica - preceduto dalla lunga veglia della notte di Pasqua, con migliaia di persone hanno partecipato musicisti, ballerini, burattinai, acrobati, attori, talenti sportivi e molti altri cresciuti tra le baracche dello 'slum' o provenienti da altre parti di Nairobi. Ogni esibizione è stata intervallata da un breve discorso sugli argomenti che stanno più a cuore ai locali: il trasferimento della discarica attualmente all'interno di Korogocho, il recupero strutturale dello 'slum', l'incidenza dell'Aids sulla gente del luogo.

E oggi, Pasquetta, sarà inaugurata la 'Napenda Kuishi home' (letteralmente: 'Voglio vivere'), un centro costruito a Kibiko, una trentina di chilometri da Korogocho, e destinato ad ospitare gli alcolisti e i bambini di strada della baraccopoli ormai usciti dall'incubo della dipendenza e pronti, anche loro, a 'rinascere'. Con una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Ngong, monsignor Cornelius Shilder, si darà il via ufficiale al progetto voluto dai comboniani: "I nostri ex ragazzi di strada avranno una nuova casa, terreni agricoli da coltivare e bestiame da accudire: per chi ha sempre vissuto nello 'slum' e non ha mai visto né un vero prato né animali è davvero un ritorno alla vita".

Importanti sviluppi anche per la campagna volta a fermare il degrado ambientale della discarica del mukuru. Sabato 4 marzo Klaus Toepfer - direttore esecutivo del Programma Ambiente a livello mondiale delle Nazioni Unite [UNEP] - che ha il proprio quartiere generale proprio a Nairobi, ha visitato lo slum di Korogocho e la discarica del mukuru.Il sig. Toepfer non si è limitato a constatare il degrado ma ha voluto anche parlare direttamente con le persone che vivono in questo infermo e che da questo traggono i mezzi di sostentamento come i membri delle cooperative del "Mukuru recycling center", attive ormai da 15 anni. Nonostante il direttore esecutivo UNEP sia alla fine del suo mandato ha espresso la precisa volontà di continuare ad aiutare la popolazione della baraccopoli nella lotta contro la discarica e per il migliramento dell'area di Korogocho, Dandora e Kariobangi.In particolare ha promesso di recapitare direttamente al presidente Kibaki il memorandum sulla discarica preparato dalle comunità degli slum confinanti con la stessa. [GB]

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