Commercio equo: ripresentato in Parlamento il progetto di legge

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E' stato presentato al nuovo Parlamento il progetto di legge sul Commercio Equo e Solidale. "Su questa iniziativa, intendo avviare una raccolta di firme per raccogliere più consensi possibili da entrambi gli schieramenti" - ha detto Ermete Realacci, deputato del PD e Presidente dell'Associazione Interparlamentare sul Commercio Equo e Solidale (AIES). Sul rafforzamento del Commercio Equo e Solidale è d'accordo anche l'On. Raffaello Vignali del PdL il quale ha dichiarato in un messaggio che "è utile aiutare i paesi del Sud del mondo a vendere i propri prodotti, ma soprattutto, questa forma di commercio serve a dare dignità al lavoro" - riporta Agices.

Il progetto di legge, presentato inizialmente nella scorsa legislatura - è frutto di un lungo periodo di discussioni che hanno coinvolto le realtà più rappresentative del commercio equo italiano: Agices (Assemblea generale del commercio equo e solidale che raggruppa la maggior parte delle organizzazioni che operano in questo settore), Associazione Botteghe del Mondo e Fairtrade TransFair Italia, mentre Ctm altromercato, coinvolta sin dal primo giorno, ha dato il suo contributo lungo tutto il processo attraverso Agices di cui è parte. Nella scorsa legislatura il progetto di legge è stato sottoscritto da 118 parlamentari (79 deputati e 39 senatori) sia di centrodestra che di centrosinistra, grazie anche alla costituzione in seno al Parlamento dell'AIES, l'Associazione Interparlamentare Equa e Solidale, con presidente l'On. Ermete Realacci e vicepresidente il Sen. Nuccio Iovene, che raggruppa le persone interessate a promuovere i temi del commercio equo all'interno del Parlamento.

E lo scorso 16 giugno si è tenuto a Bruxelles l'incontro del Gruppo di Lavoro FINE (acronimo di FLO, IFAT, News! e EFTA - i coordinamenti internazionali del Commercio Equo e Solidale) sulla legislazione europea in materia di Fair Trade. "Bisogna puntare sulla diffusione del Commercio Equo e Solidale" - sottolinea Luisa Morgantini, Vicepresidente del Parlamento Europeo e Presidente della Commissione per lo Sviluppo. "Sono diversi anni, infatti, che in sede di Parlamento Europeo stiamo lavorando per raggiungere questo obiettivo". L'approvazione di leggi di settore nei Paesi membri dell'Ue - come quelle in esame in Italia, Francia e Belgio - potrebbe avere ricadute dirette anche nei Paesi non coinvolti in questo processo.

Per questo le organizzazioni internazionali di coordinamento del Fair Trade hanno deciso di confrontarsi sulla questione e di affidare preliminarmente ad uno studio legale internazionale - White & Case - il compito di analizzare l'impatto delle normative in discussione nei Paesi membri sia rispetto alla vigente legislazione europea in tema di libero scambio, sia rispetto ad un eventuale "violazione" delle regole previste dal WTO, sia rispetto al movimento stesso.

Prima dell'estate, i consulenti di White & Case presenteranno alle organizzazioni un memorandum che servirà da base per definire i prossimi passi comuni come movimento internazionale del Fair Trade. All'incontro del 16 giugno sono stati illustrati i primi risultati del lavoro. Per l'Italia, sono intervenuti Gaga Pignatelli, Presidente di AGICES e Giorgio Dal Fiume, rappresentante italiano nel board di IFAT Europa. AGICES rappresentava nell'incontro anche Transfair/Fairtrade Italia che, insieme ad AGICES ed AssoBotteghe, ha lavorato alla Proposta di Legge italiana sul Commercio Equo e Solidale. [GB]

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