Animali: partita la marcia per salvare l'orso

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E' partita la lunga marcia del Wwf in favore dell'orso bruno marsicano. Nove marciatori, una carta di proposte per l'orso e decine di eventi sono gli ingredienti dell'evento "In marcia per l'orso" che attraverserà Lazio, Abruzzo e Molise lungo un cammino di 130 chilometri. La missione dei testimoni del Wwf è di presentare ad amministratori, comunità e turisti dieci proposte per risolvere i problemi che mettono a rischio la sopravvivenza dell'animale simbolo della biodiversità dell'Appennino centrale.

Attraverso il documento "Un piano per l'Orso: le proposte del Wwf su 10 problemi dell'Appennino" i marciatori si appelleranno a tutti gli attori interessati affinché si impegnino a fare scelte coraggiose. Le ultime ricerche condotte dal Corpo Forestale dello Stato indicano che sopravvivono in tutto l'Appennino centrale alcune decine di esemplari, concentrati soprattutto nell'are del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Alcuni degli ambienti più importanti per questa specie rischiano di essere devastati e resi inospitali. Il Wwf ha realizzato tra il 2004 e il 2005 una serie di azioni per contribuire alla salvaguardia dell'Orso nel suo areale di distribuzione. Tra le attività svolte:il censimento e recupero di piante da frutta abbandonate, il contrasto ai progetti di alterazione del territorio (impianti di risalita, impianti eolici in aree delicate, strade montane, ecc.), documenti sulla caccia ed il bracconaggio, analisi della gestione delle foreste per il suo miglioramento, educazione e sensibilizzazione della popolazione e di alcune categorie, acquisto di recinti per la difesa delle arnie dagli animali.

Dalla lotta al bracconaggio che dal 1971 e il 1997 ha causato la morte del 38% dei 56 orsi rinvenuti morti , fino alle proposte per un turismo sostenibile; dalla corretta gestione delle foreste, al potenziamento dei corridoi ecologici. Per tutta l'area dell'Appennino centrale è necessario individuare e adottare un modello di sviluppo lungimirante, attento a preservare le risorse naturali e a valorizzare le potenzialità che possono costituire importanti fonti di reddito per le comunità locali. Oggi il territorio montano è aggredito da attività ad alto impatto ambientale come il turismo invernale, viadotti, ponti, strade a scorrimento veloce, infrastrutture per il trasporto dell'energia, cave ecc. L'impatto di queste attività causa la frammentazione del paesaggio naturale in tessere troppo piccole per mantenere l'efficienza ecologica e permettere la sopravvivenza dell'orso in quest'area.

Il Wwf propone delle soluzioni per un territorio che con la sua superficie di unmilioneduecentomila chilometri quadrati (1.200.000 kmq) è vitale per la salvaguardia della biodiversità a livello planetario. L'Appennino centrale è una delle zone più significative dell'Ecoregione Mediterraneo, una delle 238 Ecoregioni identificate come prioritarie dal Wwf internazionale perché custodi nel loro insieme del 90% della biodiversità del pianeta. L'invito è aperto a tutti coloro che vorranno partecipare all'evento e unirsi alle tante attività organizzate in occasione della marcia. All'arrivo dei marciatori nei centri montani il Wwf darà vita a eventi sul campo e in piazza, aperti a tutti. Durante i due giorni di trekking i marciatori vestiranno i panni di ciceroni della natura e camminando saranno disponibili a illustrare la natura dei luoghi che stanno attraversando. [AT]

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