Migrazioni: la Germania richiama l'Italia fuori legge

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"La conclusione della vicenda della nave Cap Anamur con a bordo 37 naufraghi africani è emblematica della politica proibizionista del governo in materia di immigrazione, politica che, negando l'accoglienza, ha di fatto prodotto maggiori ingressi clandestini." - questo è il duro commento di Legambiente e Arci che esprimono una ferma condanna per l'atteggiamento irresponsabile del governo italiano. Le due organizzazioni chiedono che sia garantito ai profughi l'accesso alla procedura per la richiesta di asilo e che siano rimessi subito in libertà il comandante e l'armatore della Cap Anamur e lasciare che la nave possa al più presto riprendere la sua attività umanitaria. Secondo Filippo Miraglia, responsabile immigrazione dell'Arci, "la detenzione dei profughi nel Centro di permanenza temporaneo (Cpt) di Agrigento è illegittima. Queste persone devono essere rimesse immediatamente in libertà e devono poter accedere alle misure previste per avviare la richiesta di asilo. La Carta costituzionale parla chiaro: è lo stesso governo che deve farsi garante del diritto di asilo, e permettere l'accertamento in condizioni dignitose dei requisiti per la richiesta, senza alcuna restrizione della libertà personale."

Sono oltre 1300 le firme di singoli, associazioni ed enti che in soli tre giorni hanno inviato la propria adesione all'appello promosso dal Consorzio di Solidarietà Italiano (Ics). E proprio Gianfranco Schiavone, vice presidente di Ics dichiara che attualmente è in atto la "violazione dell'articolo 33 della Convenzione di Ginevra che vieta il rimpatrio forzato di quanti rischiano di subire trattamenti inumani e degradanti". Intanto la Germania ha chiesto all'Italia di rilasciare Elias Bierdel, il presidente dell'organizzazione umanitaria tedesca Cap Anamur. "Non possiamo accettare che Elias Bierdel sia punito per avere cercato di aiutare persone che provengono da grandi sofferenze", ha detto il ministro tedesco dello sviluppo, signora Heidemarie Wieczorek-Zeul. Per giovedì è prevista davanti al Gip di Agrigento l'udienza di convalida dell'arresto del comandante della nave il tedesco Stefan Schmidt, del suo connazionale Elias Bierldel e del secondo ufficiale, il russo Vladimir Dhchkevitch, tutti accusati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Secondo i difensori, non si potrebbe applicare l'articolo 12 della legge Bossi-Fini: "Sicuramente questa legge non può essere interpretata in violazione delle norme di diritto internazionale. Se dunque è stato preso in considerazione l'articolo 12 del decreto legislativo modificato dalla legge Bossi-Fini, vorrebbe dire che il reato non c'e'".

Intanto il missionario comboniano P. Cosimo Spadavecchia smentisce quanto affermato dai telegiornali a riguardo all'origine dei 37 naufraghi sbarcati dalla Cap Anamur. "Nei tre giorni che sono stato sulla nave ho potuto costatare che i profughi presenti sulla suddetta nave sono per la maggior parte sudanesi di origine". Lo dimostrano spiega Padre Spadavecchia il loro modo di salutarsi al mattino e alla sera, il modo con cui hanno pregato, sia i musulmani come i cristiani, i loro stessi nomi, ma anche le "loro reazioni alla situazione disperata, che rivela la loro provenienza da situazioni di guerra". "Menziono - conclude - che sono stato in Sudan 18 anni (soprattutto all'Ovest) e per altri 18 anni sono stato tra in profughi sudanesi (provenienti dal Nord, Sud, Est, Ovest Sudan) in Egitto". I due missionari comboniani Giorgio Poletti e Franco Nascimbene di Castelvolturno, gia famosi per le azioni nonviolente sul tema dei Cpt, sono ad Agrigento per sostenere i confratelli e svolgere un sit-in di preghiera davanti al Cpt di Agrigento (S. Benedetto) dove sono rinchiusi i 37 naufraghi e contemporaneamente un sit-in di preghiera davanti alla prefettura organizzato da diverse associazioni. Il Tavolo migranti dei social forum italiani accoglie l'appello promosso dal Tavolo delle organizzazioni antirazziste siciliane e invita tutte le realtà che in questi ultimi anni in Italia si sono impegnate sul terreno delle lotte a fianco dei migranti a dar vita a manifestazioni di appoggio a quella che si terrà ad Agrigento giovedì 15 luglio e di solidarietà ai profughi e agli arrestati. [AT]

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